Treviolo, la Roncola protesta
mettendo i guai in cartolina

«Dio ce le ha date guai a chi ce le tocca» recita una cartolina raffigurante le caratteristiche balze, i vecchi argini del Brembo. Un bel paesaggio innevato e la scritta «Non roviniamo questa cartolina». «Che bel pais se ’l fodes in del Plis» e l’immagine del parco della Roncola. «Mé sto che, che spète» e una signora che sta sotto il cartello della fermata dell’autobus. Queste le ironiche cartoline spedite al sindaco di Treviolo Gianfranco Masper dai residenti della Roncola, che lo scorso venerdì hanno manifestato il loro malcontento per i problemi della frazione, con una fiaccolata sotto la neve promossa dal comitato Orizzonte Roncola.

Con la nuova iniziativa delle cartoline il comitato dei residenti ha voluto ancora una volta ricordare in modo simpatico i numerosi disagi per gli ottocento abitanti della zona, a partire dal raddoppio della Villa d’Almè-Dalmine: la frazione aveva un accesso diretto all’asse viario, chiuso da un giorno all’altro con i roncolesi costretti a dover percorrere quattro o cinque chilometri in più ogni giorno solo per andare a imboccare la strada che passa proprio davanti alla frazione e che è causa di inquinamento e di un rumore di sottofondo costante.

Oltre a questo, nonostante sia trascorso oltre un anno dalla conclusione dei lavori, il sottopasso nei pressi di via Ambrosioni non è ancora stato liberato dalle armature pericolanti in legno, mentre la strada di notte resta immersa nell’oscurità più totale per mancanza di una rete di illuminazione. Problemi anche con i trasporti pubblici alla Roncola, che come recita la cartolina raffigurante un’anziana signora in attesa del bus, sono rarissimi: la zona infatti è mal servita perché, dato il basso numero di abitanti, all’Atb non converrebbe economicamente aumentare il numero delle corse.
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