Le minoranze al contrattacco
«Abbiamo detto verità oggettive»

Lista Bruni, Pd, Italia dei Valori e Verdi replicano alle risposte di Tentorio sull'immobilità della giunta. «Dopo aver fatto, per anni, un’opposizione basandosi anche sulla deformazione strumentale della realtà dei fatti e dopo una campagna elettorale basata spesso e volentieri sull'aggressività nei confronti degli avversari (altro che “partito dell’amore”!), Tentorio & Co, ora che sono al governo della città, riscoprono il valore dell’obiettività e ci accusano di non averla rispettata nel corso della nostra conferenza stampa di venerdì 8 gennaio.

Il motivo? Avremmo detto che in questi sei - per la verità sette - mesi, l'Amministrazione Pdl-Lega non ha fatto nulla di nuovo. Pur con i toni critici, consoni a chi è minoranza e fa opposizione, abbiamo in realtà affermato due verità oggettive: 1) l’azione della Giunta si è caratterizzata sino ad ora, quasi esclusivamente, per il completamento di iniziative già impostate ed avviate dalla precedente Amministrazione. 2) Non si comprende quale sia il progetto portato avanti dall’amministrazione in carico dal momento che nulla si conosce delle linee programmatiche, nonostante sia scaduto da tempo il termine per la loro presentazione.

Di qui, il giudizio di evanescenza dell’azione amministrativa del Sindaco, della Giunta e della maggioranza Pdl-Lega. L’elenco di cose fatte esposto dal Sindaco Tentorio conferma la verità di quanto da noi affermato: 1) La conclusione della trattativa con il Demanio è frutto di un lavoro e di un intenso rapporto curato e sostenuto nei cinque anni dell’Amministrazione Bruni. Non ci sarebbe stato alcun accordo se non fosse stato risolto il contenzioso su Sant’Agata, e la trattativa e sottoscrizione dell’accordo sulle Caserme (come ammesso onestamente dalla stesso assessore Pezzotta) è l’atto finale di un testo già validato e predisposto prima delle elezioni. Noi siamo orgogliosi dell’esito finale, indipendentemente da chi lo ha firmato. Perché la città attendeva da quasi mezzo secolo la fine di questo iter e la possibilità ora di mettere ordine su aree da tempo dismesse e degradate.

2) Vale lo stesso per Astino e i finanziamenti già promessi dalla Regione, giunti del tutto volutamente, e scorrettamente, solo dopo il cambio dell’amministrazione. Ma anche qui il nostro impegno – insieme alla MIA, istituzione pubbliche ed agli sponsor privati - è stato nei confronti della città: la volontà di restituire un’area e un monastero di pregio inestimabile ai cittadini, alla storia e alla valorizzazione del turismo di qualità. Ed è una soddisfazione per tutti vedere che i lavori procedono con celerità.

3) Il calo dei reati (purtroppo solo di alcuni) andrebbe verificato con dati aggiornati. Si tratta, in ogni caso, di un trend generalizzato ed in corso da tempo, che non può certo ascriversi al merito di questa amministrazione che, sulla sicurezza, ha fatto molti annunci ma quasi nulla di concreto: delle fatidiche “ronde” annunciate per l’autunno non c’è infatti traccia; i parcheggiatori abusivi (di cui il capogruppo leghista Belotti aveva promesso la sparizione in 15 giorni) sono ancora lì; dopo l’ordinanza sui mendicanti nulla è cambiato, a dimostrazione che si è trattato di una operazione di mera propaganda e che altre sono, invece, le strategie da adottare.

4) E’ vero che il PGT è stato approvato anche grazie ad un atteggiamento responsabile e costruttivo delle opposizioni, ma occorreva rispettare una scadenza improrogabile imposta dalla legge; si tratta, comunque, nelle sue linee fondamentali, del PGT impostato ed adottato dalla precedente Amministrazione anche se, a nostro avviso, reso meno convincente dalle modifiche introdotte che, detto per inciso, non comportano affatto più verde, inteso come verde pubblico, ma l’esatto contrario.

5) I rapporti con la Provincia erano buoni anche in passato, ma la città non sa che farsene se per mantenerli si accetta supinamente il diktat dell’Amministrazione Provinciale che vuole stracciare un accordo di programma già sottoscritto sulla nuova sede della Provincia a Porta Sud. La “continuità amministrativa” è doverosa e positiva. Ma ribadiamo l’esigenza di sapere - ed è dovere del Sindaco farlo - come verranno declinati, in concreto, gli annunci che sentiamo da 7 mesi a proposito di turismo, traffico, mobilità, nuove opere pubbliche, politiche per la famiglia, per il sociale, per i giovani e per la cultura.

Di qui, l’esigenza, non soltanto nostra (per fare un'opposizione il più possibile costruttiva e propositiva) ma anche e soprattutto della città, di conoscere e discutere le linee programmatiche che sono in oggettivo e grave ritardo. Tentorio e Ceci si difendono ricordando che anche la precedente Amministrazione aveva approvato le linee programmatiche a metà febbraio. Ma tacciono sul fatto che il Sindaco Bruni, insediatosi il 29 giugno 2004, depositò formalmente le sue linee programmatiche il 30 dicembre 2004, dopo che le stesse erano comunque già state rese pubbliche da una ventina di giorni e già presentate ai Consigli Circoscrizionali, alle parti sociali ed alle associazioni cittadine, mentre il Sindaco Tentorio, insediatosi l’11 giugno 2009, non ha ancora presentato le proprie e, a quanto pare, non ha alcuna intenzione di sottoporle alla preventiva attenzione della città, nelle sue diverse articolazioni, limitandosi alla discussione in Consiglio Comunale.

Il tempo è insomma davvero scaduto e continuiamo a rimanere in attesa di un confronto leale, vero e senza pregiudizi, anche nella discussione del bilancio 2010, di cui leggiamo qualche anticipazione sulla stampa di oggi: piuttosto che magnificare, coma fanno Sindaco e Giunta, il non aumento delle imposte (bella forza! è una manovra vietata dalla legge), ribadiamo la proposta di rendere più incisivo, rispetto al passato, l’aiuto ai titolari dei redditi medio – bassi a proposito del pagamento dell’addizionale IRPEF dello 0.6% dovuta al Comune.

Infine, nessuna replica è arrivata da parte di Sindaco e Giunta circa un fatto davvero grave da noi denunciato: importanti ordini del giorno approvati dal Consiglio Comunale sono rimasti lettera morta perché Sindaco e Giunta non vi hanno dato attuazione (ad esempio, l’ordine del giorno sulla crisi o quello sulla convocazione del Collegio di vigilanza dell’accordo di programma per la nuova sede della Provincia a Porta Sud). Nessuna replica perché il fatto denunciato è vero. Leggiamo che la maggioranza consiliare non se ne fa un problema ed è quindi disponibile a farsi prendere in giro; noi non ci stiamo e continueremo a fare il nostro dovere invitando il Sindaco a fare bene e puntualmente il suo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA