Regazzoni: «Sarà il vento del nord
a spazzare via le polveri sottili»

Nei momenti difficili non si butta via nulla, quindi benvenuto sia anche l’estemporaneo, inatteso, sorprendente e divertente nevischio di ieri sera, che è apparso improvviso nei cieli di Bergamo dopo l’imbrunire. Servirà a poco, ma magari i suoi gelidi fiocchettini avranno portato a terra con sé qualcuna di queste invisibili e fastidiose polveri sottili, che da diversi giorni galleggiano raddoppiate rispetto al permesso, nell’aria che respiriamo.

Diciamo allora dapprima della sorpresina bianca di ieri sera, nata da una “ritornante” nuvolosa sottovento alle Alpi: in pratica succede quando, pur in un “traffico” atmosferico settentrionale che sta andando in una precisa direzione, un ostacolo naturale (in questo caso le Alpi) riesce a far risalire controcorrente da Sud, per qualche ora, un grumo di aria umida negli strati inferiori, aiutato magari da un leggero e temporaneo calo della pressione atmosferica sulla pianura padana.

Non sto difendendo la categoria, è solo per dire che non tutto è prevedibile e che l’imprevisto è sempre in agguato, specie in una disciplina che non sarà mai scienza, come la meteorologia. Tornando però al nostro problema, cioè alle polveri sottili fuori capitolato da oltre una settimana e a come uscirne (con i blocchi domenicali e altro) potrebbe essere forse il vento da Nord a darci un aiuto fondamentale, già a partire da oggi. Soffiava forte il favonio sulle nostre Orobie, anche mercoledì e giovedì, ma non era riuscito a raggiungere la pianura, preferendo proseguire lineare verso Sud, senza perdere quota.

Già stamattina però, dopo le nubi della notte scorsa e le leggere precipitazioni nevose, questa corrente settentrionale dovrebbe riprendere vigore, riuscendo stavolta a rimescolare fino in basso gli strati della nostra atmosfera. Il fronte freddo che ha causato il nevischio di ieri sera, si allontanerà oggi rapidamente verso Sud, e dietro di lui l’aria polare dovrebbe scendere nelle nostre vallate, subendo quel fenomeno di compressione e di velocizzazione che la trasforma in favonio. Sarà quindi probabilmente il vento da Nord a portare quell’aiuto fondamentale alla riduzione dei valori di inquinanti, che stiamo aspettando.

Anche nei prossimi giorni questa corrente settentrionale dovrebbe mantenersi, con tempo abbastanza soleggiato, clima molto freddo in montagna ma a tratti ventoso fino in pianura. Un commento “pragmatico” sulle polveri sottili, per finire. Per noi, che viviamo in un catino chiuso su tre lati da montagne, com’è il territorio della pianura padana, è difficile pensare di poter contenere le polveri sottili senza un aiuto dal cielo, che si tratti di pioggia o di ventilazione. Qualcosa è certamente migliorato, negli ultimi decenni: mancano i dati di riferimento degli anni '60-'70, quando nessuno misurava le polveri, ma penso che certi recenti accorgimenti di tutela ambientale, sia nel civile che nell’industriale, abbiamo migliorato la attuale situazione dell’inquinamento, rispetto ad un tempo.

Proseguendo in questa direzione, sono però dell’idea che i blocchi del traffico domenicale abbiano un grosso significato, nel tenere alta l’attenzione al problema inquinamento e nel creare sensibilizzazione futura, specie verso le nuove generazioni. Dovrebbero però essere sostenute, queste decisioni di blocco del traffico, anche da altre azioni concrete, sia nelle scelte pubbliche che nel comportamento privato, e che dovrebbero continuare anche il lunedì, il martedì, il mercoledì…
Roberto Regazzoni

© RIPRODUZIONE RISERVATA