Clandestini ridotti in schiavitù arrestata nigeriana a Levate

Una nigeriana di 24 anni è stata arrestata a Levate: è accusata di associazione a delinquere di stampo mafioso e di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Con regolare permesso di soggiorno, la donna è sposata con un italiano e madre di una bimba di 4 anni: secondo la procura antimafia di Napoli nel periodo tra aprile e luglio 2000 nella zona di Castelvolturno avrebbe «controllato» - facendo, secondo le accuse, la «maman» (cioè la donna che tiene sott’occhio altre connazionali straniere costrette a prostituirsi) - un’altra giovane, anche lei nigeriana, obbligata a cercare clienti lungo il litorale. La 24enne, bloccata questa mattina alle 5, ora è nel carcere di via Gleno a Bergamo. Da Castelvolturno, si sarebbe poi trasferita al Nord, e qui avrebbe conosciuto l’attuale marito (che è del tutto estraneo alla vicenda) e si sarebbe sposata. La donna è indagata nell’ambito di un inchiesta che ha portato a una quarantina di ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettante persone finite nell’inchiesta della Procura antimafia di Napoli.

È la prima volta in Italia che l’associazione di stampo mafioso, il 416bis, viene contestata a malavitosi centrafricani. L’inchiesta va avanti da parecchio tempo: oggi sono scattate le manette.

(11/04/2003)

Su L’Eco di Bergamo del 12 aprile 2003

© RIPRODUZIONE RISERVATA