Romano, quattro mesi di lavoro
per ristrutturare l'ala dell'ospedale

Tempi lunghi, ma necessari, per ristrutturare la vecchia ala dell'ospedale «Santissima Trinità» di Romano di Lombardia gravemente danneggiata dalle fiamme nella mattinata di lunedì 22 marzo. Ci vorranno almeno quattro mesi e altrettanti milioni di euro per ridare la piena funzionalità all'ala della struttura ospedialiera, molto importante per il territorio della Bassa.

Mercoledì 24 una quindicina di uomini si sono messi all'opera per rimuovere travi e tegole dal solaio dove si è sprigionato l'incendio. Gli addetti dell'impresa di manutenzione dell'Azienda ospedaliera di Treviglio hanno provveduto a sistemare la guaina bituminosa di coibentazione sulla soletta e parte del telone in nylon trasparente che sostituirà temporaneamente il tetto distrutto. Servirà per garantire la provvisoria copertura alla vecchia ala dell'edificio.

Intanto, l'attività del nosocomio romanese è ripresa gradatamente. Complessivamente sono 34 i pazienti ricoverati, tutti sistemati nelle camere del reparto di chirurgia appositamente allestito per le cure. Rimangono invece ricoverati nelle strutture sanitarie di Treviglio, Calcinate e Zingonia, altri 24 pazienti.

Il pronto soccorso funziona ma non può predisporre gli eventuali ricoveri, come ricordato dal suo responsabile, Gianluca Geroni: «Visitiamo tutti i pazienti, ma per i casi che richiedono l'eventuale ricovero provvediamo al trasferimento negli altri ospedali aziendali. Un trasporto possibile al raddoppio del numero di autoambulanze messe a disposizione del 118 e della Croce Rossa Italiana».

Il direttore generale Cesare Ercole ha garantito: «Entro quindici giorni tutta l'attività riprenderà regolarmente nelle zone dell'ospedale non interessate dall'incendio. Tutti vogliamo che il Santissima Trinità torni a funzionare regolarmente».

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