Super yo-yo, la scheda

Super yo-yo, la schedaAnche Francia e Inghilterra hanno già dichiarato guerra al «super yo-yo», conosciuto come «water yo-yo» e «yo-ball»: in entrambi i Paesi è stato messo al bando dalle autorità, a causa di alcuni episodi di cronaca.

Prima fra tutte la Francia, che ha deciso in questo senso il 28 marzo scorso, mentre in Italia scattava l’esposto di Codacons alla Procura di Milano: l’ordine in quel caso è partito dal ministero della Sanità francese, in seguito al ricovero di due bambini di nove anni a cui il cavo elastico si era attorcigliato al collo, provocando un principio di soffocamento.

Scelta analoga è stata fatta dal governo inglese. Durante il gioco il laccio elastico, se mal indirizzato, può avvolgersi con molta facilità al collo e stringere con notevole forza e rapidità. Troppo pericoloso, quindi il giocattolo è stato ritirato dal commercio.

Questi episodi sono stati raccolti in Italia da associazioni di consumatori, tra cui Codacons, che hanno quindi cercato di interessare alla questione le autorità. Tutto è cominciato il 28 marzo scorso, con un esposto presentato al sostituto procuratore Benedetti dal Codacons: da mettere sotto inchiesta, secondo la segnalazione inoltrata dall’associazione di consumatori, il laccio elastico del «super yo-yo» e la sostanza gelatinosa all’interno della sfera finale. «Un giocattolo sicuro - aveva dichiarato il presidente del Codacons, Marco Maria Donzelli - non deve mettere a rischio l’incolumità di chi lo usa e non deve potersi rompere facilmente; men che meno devono fuoriuscire sostanze liquide, facilmente ingeribili da un bambino attratto dai colori e dalla gommosità del prodotto».

Non solo. Anche il laccio elastico attaccato alla sfera secondo il Codacons sarebbe ad alto rischio: si allunga e si accorcia troppo velocemente, con il pericolo di attorcigliarsi attorno al collo del bambino che lo sta utilizzando e strozzarlo. Per tutti questi fattori Codacons aveva presentato il 28 marzo scorso l’esposto contro il «super yo-yo». Il pm Benedetti, ricevuto in assegnazione il relativo fascicolo, aveva subito disposto una serie di accertamenti e analisi, affidandole agli agenti della polizia giudiziaria e ai carabinieri del Nas e richiedendo il sequestro preventivo degli esemplari di waterball presenti in Italia. Si tratta, secondo il magistrato, di «un gioco pericoloso, che non risponde alle più elementari norme di sicurezza».

(12/08/2003)

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