Per la «variante» di Zogno
no del Tar alla sospensiva

Giovedì 10 giugno, nella prima udienza per il ricorso presentato dalla ditta Betonvilla Spa di Merate per l'esclusione della gara per i lavori della variante di Zogno, il giudice amministrativo del Tar di Brescia ha rigettato la domanda cautelare, ovvero la richiesta di sospensiva, accogliendo le ragioni della Provincia.

Il Tar ritiene "non illogica né per l'Amministrazione né per un operatore del settore" la pretesa che l'appaltatore avesse a precisare nella propria offerta, a garanzia dell'Amministrazione e a pena di inammissibilità, che "l'indicazione delle voci e delle quantità non ha effetto sull'importo complessivo dell'offerta che, seppure determinato attraverso l'applicazione dei prezzi unitari offerti alle quantità delle varie lavorazioni, resta fisso ed invariabile" (così come prevede l'articolo 90, comma 5, del Dpr 554/ 99).

L'ordinanza potrà essere impugnata dalla ricorrente avanti al Consiglio di Stato entro 15 giorni decorrenti dalla sua comunicazione. Ora non resta che attendere il termine preindicato, posto che, come riportato nell'ordinanza, "l'udienza pubblica per la trattazione del merito verrà fissata dopo la formazione del giudicato cautelare".

Nel frattempo la Provincia proseguirà nell'attività amministrativa in corso, rivolta a verificare i requisiti autocertificati dalla ditta Itinera Spa in sede di gara e l'anomalia dell'offerta presentata, per procedere poi con l'aggiudicazione definitiva dei lavori a Itinera Spa e con la successiva stipula del contratto.

Qualora il ricorso presentato dalla Betonvilla dovesse essere accolto, la Provincia dovrà riaprire la gara e procedere a una nuova aggiudicazione provvisoria. Sul sito della Provincia tutti i cittadini bergamaschi potranno seguire in tempo reale gli aggiornamenti sull'iter progettuale della tanto attesa variante di Zogno.

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