Inquinamento da Pm10
Bergamo «superstar» in Europa

Nel 2008, nella classifica delle prime 30 città con il livello più basso di qualità dell'aria, la città bulgara di Plovdiv si attesta al primo posto, seguita da Torino, Brescia, Milano e Sofia. Bergamo non è certa messa meglio visto che è tra le undici città italiane incluse nelle prime trenta città europee più inquinate da PM10.

Dopo la città di Torino si ritrovano infatti Milano, Brescia, Padova, Modena, Bergamo, Pescara, Napoli, Venezia, Rimini e Reggio nell'Emilia, con un numero di giorni di superamento maggiore di 50.

All'opposto, i primi cinque posti della graduatoria delle 30 città più virtuose, sempre per la qualità dell'aria, sono tutti occupati da città del Nord-Europa: Tallinn in Estonia, Stoccolma, Lund e Malmoe in Svezia. La città bulgara di Plovdiv, con 208 giorni nel 2008, si colloca al primo posto anche per il numero di giorni di superamento del valore limite del PM10 (piccolissime particelle solide di diametro minore di 10 micron che possono essere inalate e raggiungere le alte vie respiratorie (naso, faringe e laringe) fissato a 50 μg/m3.

Torino è invece la città europea con la situazione peggiore per la presenza nell'aria di Ozono troposferico (che costituisce un componente importante dello smog fotochimico - dannoso sia per gli esseri umani, in particolare per le vie respiratorie, che per la flora e per la fauna), avendo superato in 77 giorni il valore obiettivo per la protezione della salute umana di 120 μg/m3 (Tavola 7). Napoli figura in testa alla graduatoria europea per il valore più elevato di concentrazione annua di biossido di azoto (66,6 μg/m3, al di sopra del valore limite di 40 μg/m3), considerato tra i responsabili delle piogge acide, che aumentano l'acidità dei terreni e la solubilità di alcuni ioni metallici, e contribuiscono al degrado dei monumenti.

Tra le prime 30 città europee maggiormente inquinate, più della metà, esattamente 17, sono italiane. A Plovdiv, prima nella graduatoria per la qualità dell'aria peggiore, l'indicatore segna che le concentrazioni dei tre inquinanti superano in media, nel 2008, 2,6 volte i limiti di legge. Torino, come già evidenziato, si colloca al secondo posto di questa classifica, dopo essere stata al primo negli anni 2004 e 2005. Nel corso dei cinque anni considerati Torino ha visto diminuire il valore dell'indice sintetico da 3,1 nel 2004 a 2,7 nel 2007, a 2,5 nel 2008. Milano presenta un valore dell'indice sostanzialmente stabile, pur con un leggero miglioramento nel 2008, anno nel quale evidenzia un superamento di 2,2 volte i limiti previsti.

Palermo è la città italiana con la migliore qualità dell'aria nel 2008: il valore dell'indice è inferiore all'unità, valore questo preso a riferimento per il rispetto in media dei limiti. Nella città siciliana, infatti, si stima un valore pari a 0,3, in diminuzione rispetto al valore di 0,8 registrato nel 2004 e 2005.

Nel 2008, il più elevato numero di giorni di superamento del valore limite, fissato a 50 μg/m3 di PM10, è stato registrato nella città bulgara di Plovdiv, con 208,0 giorni. Al secondo posto si colloca Sofia, capitale del Paese, e al terzo Cracovia in Polonia. Torino, con più di 100 giorni di superamento si colloca al quarto posto . Undici città italiane sono incluse nelle prime trenta città europee più inquinate da PM10. Dopo la città di Torino si ritrovano Milano, Brescia, Padova, Modena, Bergamo, Pescara, Napoli, Venezia, Rimini e Reggio nell'Emilia, con un numero di giorni di superamento maggiore di 50. Tra le altre città più inquinate dal particolato sei città sono in Spagna (su 22) e altrettante in Polonia (su 17), quattro in Bulgaria (su 4), le rimanenti nella Repubblica Ceca (su 4), in Slovacchia (su 2) e in Romania (la sola Bucarest) (Tavola 4). Torino e Milano mostrano segnali di miglioramento: dalle 178 e 155 giornate di superamento nel 2006 e 2005 rispettivamente si avvicinano alle 100 giornate nel 2008, dato comunque ancora lontano dal valore limite (35). Napoli, al contrario, peggiora la sua situazione: dai 26,3 giorni nel 2004 raggiunge i 62 giorni di superamento nel 2008.

Fra le città italiane soltanto 10 hanno presentato nel 2008 un numero di giorni di superamento inferiore a 35: Bologna, Genova, Palermo, Perugia, Forlì, Trento, Firenze, Roma, Novara e Prato. Bologna, in particolare, è la città italiana con il livello d'inquinamento di PM10 più basso, con 5 e 2 giornate di eccedenza della soglia di 50 μg/m3 nel 2007 e 2008 rispettivamente .

Torino è la città europea con il maggior numero di giorni (77) di superamento del valore limite di 120 μg/m3, seguita da Bologna (71,5) e Bergamo (69). Subito dopo si colloca Atene, la prima fra le città non italiane. Numerose altre città della pianura padana, come Reggio nell'Emilia, Modena, Ravenna si trovano ai primi posti di questa graduatoria negativa, insieme tuttavia a città italiane appartenenti anche ad altre zone del Paese: Brescia e Trento, Genova e Firenze.

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