Sindaci della Bassa a scuola di protezione civile

I sindaci della Bassa andranno a scuola di protezione civile. Lo hanno deciso in un’assemblea che si è tenuta a Treviglio gli amministratori dei Comuni che aderiscono al Com (Centro operativo misto) per la coordinazione dei mezzi e degli uomini della protezione civile nella Bassa bergamasca.

«Questo ente - ha dichiarato il responsabile della protezione civile trevigliese Giovanni Perego - è nato soltanto a marzo dell’anno scorso, ma da allora abbiamo fatto molti progressi. Il coordinamento di mezzi e risorse è vitale per l’organizzazione dei soccorsi nel nostro territorio che non è esente da rischi e pericoli».

«Voi sindaci - ha continuato Perego riferendosi alla platea composta in buona parte da amministratori locali - avete ora la responsabilità di gestire nei vostri paesi i volontari di protezione civile e, quindi, dovete essere istruiti per farlo».

Il corso, della durata di due sedute serali che si terranno il prossimo novembre, affonderà argomenti relativi al ruolo e ai compiti del primo cittadino in caso di pericolo, spaziando da normative e responsabilità fino all’illustrazione di linee guida nei rapporti con la popolazione.

Ad essere coinvolti nelle iniziative del Com sono buona parte dei Comuni della Bassa occidentale. In particolare, oltre a Treviglio, l’iniziativa riguarda Arzago, Calvenzano, Morengo, Urgnano, Casirate, Canonica, Pognano, Fornovo, Castel Rozzone, Misano, Pontirolo, Mozzanica, Brignano, Pagazzano, Lurano, Spirano, Fara d’Adda e Cologno al Serio.Durante l’assemblea è stata anche presentata una sorta di mappatura dei rischi nella zona interessata dal Com, un territorio attraversato dai fiumi Adda e Serio e segnato dalla presenza di industrie chimiche e non che, in caso di emergenza, potrebbero rappresentare un pericolo concreto da affrontare tempestivamente.

«Prossimamente - ha poi dichiarato il presidente del nucleo sommozzatori di Treviglio, Giacomo Passera - partirà anche un corso di preparazione per i volontari. Troppo spesso questi ragazzi arrivano con un sacco di energia e buona volontà ma senza preparazione; è nostro compito istruirli a dovere per renderli effettivamente operativi».

Era presente all’incontro anche Damiano Bussini, responsabile dell’associazione «Centro sviluppo della Gera d’Adda» che ha colto l’occasione per illustrare ai sindaci la proposta di realizzazione di una sorta di «Comunità della Gera d’Adda», sul modello di quella costituita, ad esempio, nei paesi dell’Isola. L’idea è di promuovere una sorta di ente di coordinamento sovracomunale in grado di dare una voce comune ai paesi della Bassa, così come accade con le comunità montane.

«Stiamo lavorando con un gruppo di lavoro per predisporre un documento da sottoporre ai primi cittadini - ha dichiarato Bussini -. L’idea è di creare una comunità che sappia riconoscere le esigenze comuni di persone, imprese e istituzioni della zona affinché si attui una programmazione comune per la gestione unitaria delle varie problematiche».

(13/10/2004)

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