La reazione del ministro Maroni:
«Nessuna mediazione con i violenti»

"Ho dato la disponibilità a capire quali fossero le questioni che volevano porre - ha spiegato il ministro Maroni ai giornalisti alla Bèrghem Fest dopo la violenta contestazione degi ultrà - ma evidentemente non cè la volontà di discutere, ma solo di fare un po' di casino. Prendo atto che, avvenuto quello che avvenuto, confermo la mia convinzione che ci sono i tifosi e ci sono i violenti. Nei confronti dei violenti non cè la possibilità di mediazione. I violenti devono essere fermati ed è quello che faremo. La tessera del tifoso è uno strumento utile in questa direzione. Quello che è avvenuto fuori è stato molto grave. La violenza non è accettabile e giustificabile. Saranno presi provvedimenti seri nei confronti di chi ha fatto questi atti di violenza, su questo non c`è dubbio. Coloro che hanno compiuto questi atti di violenza - ha concluso il ministro - saranno identificati e colpiti duramente".

Solo ieri al Meeting di Rimini, Maroni si era detto "estremamente soddisfatto" per le oltre 521mila richieste di tessere per il tifoso e sicuro che i problemi tecnici verranno risolti a breve. Maroni si era detto "soddisfatto per come hanno risposto le società, la Lega Calcio, la Fgci e i tifosi". Questo "dimostra che i tifosi, quelli veri, che non hanno nulla da temere in un controllo per la sicurezza sono quasi la totalità. Chi protesta invece è un piccolo gruppo piuttosto refrattario alle regole, ma non ci faremo certo intimorire da questi piccoli gruppi molto rumorosi ma molto piccoli".

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