Gromo: morra, che passione
Ma a vincere sono i bresciani

Al «Bar a onda» di Gromo si è giocata una gara regionale di morra con la partecipazione di 32 coppie di giocatori provenienti da diverse località della Bergamasca e del Bresciano. Numeroso il pubblico con tanti bambini che hanno seguito con meraviglia l'evolversi del gioco.

La gara si è svolta con il sistema del «Punto e parola». Vale a dire che dopo ogni punto fatto (il punto va al giocatore che gridando azzecca la somma, da uno a dieci, delle sue dita con quelle dell'avversario), i due avversari osservano una brevissima pausa prima di riprendere il gioco.

Quello della morra è un gioco caratteristico, fatto di fortuna e rapidità, che sa affascinare anche ai nostri giorni dove spopolano i giochi elettronici ed effetti speciali. Ogni partita veniva aggiudicata alla coppia che realizzava per prima 21 punti.

Vincitrice della gara di Gromo è risultata la coppia Pierangelo Arrigoni e Sandro Silini di Piancamuno (Brescia), al secondo posto si sono classificati Leone Zucchelli di Ardesio e Silvio Negroni di Valgoglio, al terzo Pierdavide Olivari e Giuliano Piovani di Barbariga (Brescia).

Fino agli anni '50 il gioco della morra era abbastanza diffuso, soprattutto nelle osterie e trattorie di montagna del Nord Italia. Poi, a causa delle liti, spesso violente, che scoppiavano tra i giocatori sulla conta dei punti, fu vietato con una specifica legge. In questi ultimi anni però è stato riscoperto e riproposto come gioco che fa parte della tradizione del passato. Leggi di più su L'Eco di lunedì 30 agosto.

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