Telefono, occhio alle suonerie
O ve le suonano con la bolletta

Attenzione ai furbetti del telefonino. Perché in tema di suonerie telefoniche e servizi multimediali scaricati dalla rete è sempre più caccia al business con qualsiasi mezzo. Attenzione ad esempio alle suonerie telefoniche, perché se da un lato permettono di avere sul cellulare il tormentone musicale del momento, dall'altro spesso si rischia di attivare degli abbonamenti telefonici non richiesti e parecchio costosi.

Vigilanza assoluta soprattutto se per casa girano bambini svegli e scaltri adolescenti perché tra chi ci casca in buona fede e chi fa parte dei furbetti del telefonino il passo verso la bolletta spremi-portamonete è davvero breve.

Sono infatti i più giovani i maggiori «scaricatori» di suonerie, figli e amici dei figli che con un click riescono a far lievitare con altre decine di euro le già non poche uscite bimestrali telefoniche di ignari genitori. Leggi alla mano, gli abbonamenti non sono certamente estorti con la forza.

Ma il procedimento per la sua attivazione lascia quanto meno perplessi:  non poche società partner della compagnia telefonica di turno usano spesso, tipo cavallo di Troia, banner ingannevoli con suonerie gratuite per convincere migliaia di ragazzini a scaricare il prodotto in modo da attivare automaticamente un nuovo abbonamento telefonico.


Alcuni genitori si sono ritrovati nell'ultima fattura di Telecom arrivata nei giorni scorsi, sotto la voce “Abbonamenti”, un lungo elenco di “contenuti web” dal costo di oltre 5 euro a settimana.

Per chi si trovasse imbrigliato nell'intricata (e costosa) matassa, può contattare il n° 187 di Telecom o il sito www.alice.it/servizi/alice_pay.html.

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 4 settembre

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