Esami di riparazione positivi
Bocciato solo l'8% dei ragazzi

L'estate ha portato consiglio e anche tanto studio: su 1.846 studenti di otto istituti superiori bergamaschi che dovevano dimostrare di meritare il passaggio alla classe successiva, non ce l'hanno fatta in 150, cioè l'8,1%. A poche ore dall'inizio del nuovo anno scolastico sono in linea esatta con il settembre 2009 i primi dati ufficiali dei rimandati a settembre (nei prossimi giorni pubblicheremo anche quelli delle altre scuole superiori che ieri non avevano il conteggio dei promossi distinto tra giugno e settembre).

Dodici mesi fa, infatti, le bocciature a settembre erano state l'8,5% degli studenti con «giudizio sospeso». Tirando le somme sembra davvero che la maggior parte degli studenti in bilico ha passato l'estate sui libri con impegno, colmando le lacune, e meritando la promozione al fotofinish. Molto soddisfatti anche presidi e insegnanti sempre più convinti che questo sistema di recupero porti i suoi frutti.

Guardando nel dettaglio i risultati delle scuole prese in esame sono tutti in linea con i risultati dell'anno scorso. La maggior parte delle bocciature si registra, senza dubbio, fra gli studenti di prima: al Natta, ad esempio, ci sono 4 casi su 64 matricole (6,2%), nella stessa situazione anche l'istituto tecnico commerciale Vittorio Emanuele con 5 non ammessi alla classe successiva su 84 studenti.

Non sorprende il numero di bocciature leggermente più alto del Pesenti - uguale a quello registrato l'anno scorso - e determinato anche dal fatto che la statistica elaborata su questa realtà tiene conto sia delle classi Itis, sia di quelle professionali dove un numero di bocciature un po' più alte è fisiologico. Non passa inosservato il fatto che in alcune classi degli istituti professionali e tecnici sui tabelloni accanto ad alcuni nomi si legge: «Assente, non ammessso» a riprova che, come accaduto anche l'anno scorso, ci sono stati rimandati che hanno preferito non presentarsi. Al Paleocapa nella 3E Ope su 12 rimandati 9 risultano essere bocciati perché non si sono presentati.

«Ci sono studenti che, per esempio, hanno tre debiti e preferiscono perdere l'anno piuttosto che l'estate - raccontano alcuni studenti davanti ai tabelloni -. Sono scelte che si possono pagare a caro prezzo se poi l'anno dopo si continua a non studiare». Al Natta sabato è stata una giornata di fuoco: la maggior parte dei ragazzi ha saputo solo a 48 ore dalla partenza del nuovo anno scolastico in quale classe occuperà il banco. Leggi di più su L'Eco di domenica 12 settembre.

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