«La Merletta», avanti con la petizione
L'Idv chiede una modifica al progetto

È stata presentata nella giornata di mercoledì 13 ottobre in Consiglio Provinciale, da parte del gruppo consiliare dell'Italia dei Valori, una interrogazione sulla vicenda dell'azienda agricola «La Merletta – Inawakan». La fattoria, rischia di essere deturpata dal progetto, voluto dalla Giunta di via Tasso per la realizzazione di una arteria viaria che dovrebbe collegare la Valle Imagna alla statale Villa d'Almè – Dalmine e che ha trovato l'avvallo anche del Pirellone. «L'Italia dei Valori ha sempre posto tra i propri punti programmatici le infrastrutture – ha dichiarato Franco Spada il Capogruppo Idv in Provincia di Bergamo –. Tuttavia in questo caso riteniamo si debba fare uno sforzo ulteriore per trovare una soluzione alternativa che tuteli tanto le esigenze di mobilità e ammodernamento del territorio, quanto gli interessi legittimi e i diritti dei cittadini di Almè».
«Non comprendiamo – aggiunge Domenico Cangelli, consigliere provinciale IDV – quali siano state le valutazioni della Giunta Pirovano sul progetto preliminare in discussione. Da un lato l'azienda agricola Merletta, oltre a essere l'ultima azienda agricola di Almè, è una fattoria didattica e come tale viene tutelata e incentivata dall'assessorato all'Agricoltura, tuttavia, la stessa Giunta, con questo progetto mette a rischio, e contraddice, il valore ambientale strategico dell'area verde».

Sulla questione interviene anche il segretario regionale dell'Italia dei Valori Sergio Piffari, bergamasco e capogruppo Idv in Commissione Ambiente: «Comprendo pienamente la delicatezza della situazione. Chi deve amministrare il territorio – spiega Piffari – spesso è messo di fronte a scelte necessarie ma sofferte, tuttavia, è compito di chi è chiamato ad amministrare sforzarsi nella ricerca di soluzioni capaci di mediare tra i diversi interessi in gioco. L'Italia dei Valori vuole capire perché la Provincia abbia deciso di proseguire su questo progetto preliminare, investendo soldi dei contribuenti, pur sapendo che esiste una alternativa possibile, meno onerosa e quindi migliore. Riteniamo indispensabile che la Giunta intervenga immediatamente e con coraggio nella revisione del progetto, senza rimandare l'intervento al momento della stesura definitiva dello stesso, quando sarà ormai tardivo aver capito l'impraticabilità dell'opera. Mi auguro che l'amministrazione Provinciale valuti con responsabilità e serietà la nostra proposta nell'interesse del sistema economico, dell'ambiente e dell'intera comunità bergamasca in un momento di forte depressione. Per queste ragioni – conclude Piffari - sosterremo attivamente la raccolta firme per la petizione che la famiglia Scolari ha organizzato in difesa del territorio».

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