Ricerca Legambiente, Bergamo scende al sesto posto

Ricerca Legambiente, Bergamo scende al sesto postoPer quanto riguarda la città orobica, la ricerca ha evidenziato il forte livello di inquinamento con le polveri sottili che, per 110 giorni, hanno superato la media giornaliera di 50 microgrammi per metro cubo

Bergamo è scesa dal terzo al sesto posto nel dossier «Ecosistema urbano 2004», ricerca di Legambiente che ha monitorato 103 capoluoghi di provincia. Una ricognizione durata 10 anni che, attraverso questionari e interviste dirette ai comuni, ha raccolto informazioni e dati su circa 70 parametri ambientali, come qualità di aria e acqua, inquinamento acustico, consumi, produzione e smaltimento dei rifiuti, gestione e congestione del traffico, aree pedonalizzate, giardini pubblici, piste ciclabili e abusivismo.

La Lombardia è la regione pigliatutto con cinque città piazzate fra le prime 10. Cremona si conferma, per il secondo anno consecutivo, la regina dell’ambiente urbano per l’impegno nella raccolta differenziata, nella riconversione dai mezzi pubblici a combustibili meno inquinanti, nell’ampliamento della aree pedonali e delle piste ciclabili. La segue da vicino Sondrio, Verbania, Lecco, Mantova e Bergamo.

Per quanto riguarda la città orobica, la ricerca ha evidenziato il forte livello di inquinamento con le polveri sottili che, per 110 giorni, hanno superato la media giornaliera di 50 microgrammi per metro cubo. Alto anche l’ozono con 94 giorni di superamento della media di 120 microgrammi per metro cubo. Questi dati si collegano ad un alto tasso di motorizzazione e, invece, alla scarsa presenza di piste ciclabili.

Analizzato anche l’inquinamento acustico. Secondo Legambiente manca ancora in città un monitoraggio costante: dopo l’approvazione del piano di zonizzazione acustica del 2002 alcune soluzioni di risanamento sono proseguite sulla circonvallazione, ma nessuna misura è stata presa nei 15 punti critici individuati ormai da 5 anni in tutta la città. Legambiente analizza anche la presenza di verde nella città che dimostra come Bergamo sia ancora molto al di sotto degli standard urbanistici di legge. Per quanto riguarda il consumo di acqua potabile, il dossier evidenzia un consumo troppo alto rispetto alla media e alle necessità. Sempre sull’acqua, nonostante la potenzialità del depuratore, non esiste ancora l’allacciamento ai 235 chilometri delle fognature pubbliche e ne fanno le spese ancora la morla, le rogge e i canali che per 130 chilometri di rete attraversano la città.

(16/10/2003)

© RIPRODUZIONE RISERVATA