Nell'appartamento ristrutturato
un «residence» per clandestini

Aveva «ristrutturato» un appartamento in un sottotetto, senza chiedere permessi e autorizzazioni, e con assi di legno e fili elettrici «volanti» aveva ricavato tre monolocali da affittare in nero ad immigrati. Ma è stato scoperto.

Aveva «ristrutturato» un appartamento in un sottotetto, senza chiedere permessi e autorizzazioni, e con assi di legno e fili elettrici «volanti» aveva ricavato tre monolocali da affittare in nero ad immigrati. Ma è stato scoperto.

Dai «monolocali era riuscito a spuntare un canone mensile esentasse di 300 euro ciascuno: tutto era ovviamente in pessime condizioni igieniche, ma l'operazione aveva reso sfruttabile ogni centimetro quadrato del sottotetto adibito a residence per clandestini.

È scattata così la denuncia per un cittadino nigeriano di 39 anni, residente a Romano di Lombardia, proprietario di un appartamento in via Patrioti Romanesi. Muri divisori e le altre opere fatte per delimitare i monolocali abusivi sono stati demoliti.

La scoperta è stata fatta  dagli agenti della polizia locale durante un'operazione di controllo e contrasto dell'immigrazione irregolare: tutto è partito da alcune segnalazioni di cittadini allo sportello sicurezza, che avevano segnalato andirivieni di persone in alcuni alloggi della città. I controlli hanno interessato alcune case in via Crema, nella zona Gasparina e  in via Patrioti Romanesi.

Maggiori dettagli su L'Eco di Bergamo del 27 gennaio

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