Violenza domestica: un convegno di Aiuto Donna

Di loro non si sa nulla fino a quando non conquistano l’attenzione della cronaca nera. Sono le donne che subiscono maltrattamenti fisici o psicologici nella vita familiare. Un disagio vissuto in maniera silenziosa di cui si prende atto solo quando ormai è troppo tardi. In Lombardia sono circa duemila le donne che nell’ultimo anno hanno avuto il coraggio di rompere il silenzio e si sono rivolte agli 11 centri antiviolenza presenti in regione. A Bergamo sono 85 le donne che da gennaio a ottobre 2004 si sono rivolte all’associazione Aiuto Donna - Uscire dalla violenza onlus, nata nel 1999 in seno al Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo. In totale in tutto il 2003 sono state 98 le donne che si sono rivolte all’associazione per una consulenza.

I dati sono stati presentati al convegno all’ex Borsa Merci dal titolo «Sembrava una persona normale. Quando il conflitto di coppia può trasformarsi in violenza» promosso da Aiuto Donna con il patrocinio di Comune e Provincia di Bergamo. Dall’analisi dei dati emerge che queste donne vivono in situazioni di apparente normalità e allo stesso tempo sono vittima di maltrattamenti fisici e psicologici prolungati nel tempo. «Sette donne su dieci - spiega Sara Modora, presidente di Aiuto Donna - sono di città e provincia. Le donne hanno di solito un’età compresa tra i 28 e i 57 anni nel 70% dei casi. Molte donne vivono per anni matrimoni o convivenze con partner maltrattanti: il 63% delle donne che hanno chiesto aiuto sono sposate e il 14% convive e nel 74,5% hanno subito maltrattamenti per diversi anni. Abbiamo registrato 184 figli, ciò significa che mediamente le donne hanno almeno uno o due figli, di cui 77 minori. Ma la violenza è spesso concentrata su di loro e non sulla prole: il 54% subisce maltrattamento fisico e il 73% anche psicologico».

Secondo i dati di Aiuto Donna nel 66% dei casi i maltrattatori sono i classici insospettabili: sono di nazionalità italiana e nell’80% delle situazioni sono il partner, marito o convivente. Quattro su dieci hanno un reddito medio alto e nel 46% hanno un lavoro stabile in proprio o dipendente, nel 4% dei casi addirittura come professionista o dirigente.

Per informazioni: Aiuto Donna, via San Lazzaro 3, Bergamo, 035/212933, www.aiutodonna.it.

(18/11/2004)

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