Liberati 9 mufloni in Val Brembana
Miglioreranno i pascoli abbandonati

Sono stati liberati nella mattinata di martedì 29 marzo in valle Brembana i nove mufloni, sei femmine e tre maschi, acquistati dalla Provincia di Bergamo in Toscana, in un'azienda faunistica in provincia di Arezzo. I nove esemplari sono stati inseriti nell'Oasi protezione San Pellegrino

Sono stati liberati nella mattinata di martedì 29 marzo in valle Brembana i nove mufloni, sei femmine e tre maschi, acquistati dalla Provincia di Bergamo in Toscana, in un'azienda faunistica in provincia di Arezzo. Il muflone è un bovide un po' più tozzo dello stambecco e con corna ricurve molto più grosse, è diffuso sulle isole mediterranee ma è stato da tempo introdotto anche in Europa continentale. Vive in branco strutturato secondo un modello matriarcale.

I nove esemplari sono stati inseriti nell'Oasi protezione San Pellegrino (nell'omonimo comune) dove andranno a rinforzare la colonia già esistente in Valle Brembana. Sulle quattro femmine adulte del gruppo sono stati posizionati i radio collari in grado di rendere possibile, in ogni momento, la loro localizzazione da parte della Polizia provinciale.

La presenza del muflone nella nostra provincia risale al 1993 quando furono liberati i primi 9 esemplari in comune di Ponte Nossa sul Pizzo Casnigo. Successivamente è stata realizzata dal Servizio caccia e Pesca della Provincia di Bergamo una seconda colonia in comune di Predore sul monte Bronzone.

In queste due località montane caratterizzate da forte acclività, boschi cedui non più governati e pascoli magri si sono sviluppate due colonie ben strutturate rispettivamente di 250 esemplari in Valle seriana e 80 esemplari nel Sebino occidentale.

Il muflone si è perfettamente integrato nell'ambiente forestale pedemontano dove la sua presenza non confligge minimamente con le specie indigene quali il capriolo o il cervo, ma anzi, esercita un significativo contenimento della vegetazione ruderale infestante e di miglioramento dei sempre più numerosi pascoli abbandonati a vantaggio anche della piccola selvaggina stanziale e della prevenzione degli incendi.

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