Treviglio, maxi-travi da 28 metri:
L'ospedale rifà la sterilizzazione

Travi prefabbricate lunghe 28 metri: sono quelle posate all'ospedale di Treviglio-Caravaggio e che costituiscono la struttura portante della nuova centrale di sterilizzazione. Completano le colonne miste di acciao e calcestruzzo, già realizzate.

Travi prefabbricate lunghe 28 metri: sono quelle posate all'ospedale di Treviglio-Caravaggio e che costituiscono la struttura portante della nuova centrale di sterilizzazione. Si tratta di travi miste autoportanti che completano le colonne miste di acciao e calcestruzzo, già realizzate.

L'operazione ha comportato l'utilizzo di speciali autotreni e di mastodontiche gru per la movimentazione del materiale impiegato. Quale misura di precauzione e di sicurezza, è stato attuato il temporaneo blocco della rampa ovest di accesso al pronto soccorso ed il contestuale utilizzo alternativo per tale scopo della rampa est, correntemente usata per la sola uscita.

Successivamente alla posa delle travi, la prosecuzione dei lavori comporterà - almeno sino al 10 maggio - anche la deviazione su tragitti alternativi, interni all'ospedale, del cosiddetto percorso verde, impiegato per accedere ai reparti di Psichiatria, Dialisi, Oculistica e Nefrologia.

I lavori per realizzare questa nuova struttura, che comporta una spesa di 1,5 milioni di euro, sono iniziati il 23 luglio 2010 con la posa della prima pietra, cerimonia alla quale era presente anche Luciano Bresciani, assessore regionale alla Sanità.

Sui tempi complessivi di realizzazione dell'opera, la direzione dell'Azienda Ospedaliera di Treviglio ha assicurato che entro la fine del 2011 è prevista sia l'ultimazione che l'avvio della struttura.

«L'innovativa configurazione di questa centrale di sterilizzazione - dice Cesare Ercole, direttore generale dell'A.O. di Treviglio - è stata progettata per sviluppare la massima sterilità dei materiali utilizzati in ambito ospedaliero. Questo requisito costituisce infatti l'elemento imprescindibile per supportare l'evoluzione e l'applicazione delle moderne tecniche operatorie ed endoscopiche».

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