Caldo e siccità: poca acqua nei bacini montani
Energia a rischio e i campi hanno sempre sete

Il caldo e la siccità fanno lievitare l’emergenza acqua, cui si collega anche l’emergenza energia, visto il forte aumento dei consumi, anche per condizionatori e frigoriferi. Inoltre, l’acqua dei bacini d’alta quota, che alimentano le centrali idroelettriche per la produzione di energia, è già stata richiesta dagli agricoltori, che hanno i campi «a secco». Risultato: i piccoli e grandi laghi artificiali dell’Enel nelle valli bergamasche - tra le più ricche sotto questo aspetto in Lombardia - hanno dimezzato il loro contenuto. I campi hanno ancora e forse più bisogno di acqua mentre ci si comincia a preoccupare per le riserve idriche in grado di garantire la produzione di energia, soprattutto in agosto. CONSUMI DA RECORDTerna Spa, la società che gestisce i flussi elettrici in Italia, ha rilevato che oggi alle 11 i consumi hanno addirittura superato i 54 mila megawatt sul territorio nazionale, vicino al record stagionale di 54.500 megawatt del 27 giugno. Nel 2003, il grande blackout elettrico arrivò al superamento dei 52 mila megawatt. In una nota Terna spiega che dal 2003 ad oggi sono entrati in funzione nuovi impianti di produzione elettrica per circa 5.300 megawatt, che portano quindi ad una «situazione abbastanza rassicurante rispetto al passato». Ma la produzione, anche se senza allarmi, sta prelevando sempre più risorse, tanto che il gestore della rete elettrica sottolinea che «per ora non si prevedono distacchi programmati dell’energia» che caratterizzarono invece il 2003.BACINI DIMEZZATIEnel ha precisato la situazione dei propri bacini idroelettrici nelle valli bergamasche: si tratta di 18 laghi artificiali, con capacità massima per il Barbellino in Valle Seriana e i Laghi Gemelli in Valle Brembana. Complessivamente tutti i bacini Enel bergamaschi avrebbero una capacità di 48 milioni e 585 mila metri cubi d’acqua, ma attualmente contengono 18 milioni e 500 mila metri cubi, 13,6 milioni negli invasi seriani, 7,9 in quelli brembani, pari complessivamente al 38% delle capacità e a circa il 60% dei picchi storici di riempimento. Ed è in particolare il lago del Barbellino, rispetto a potenzialità che raggiungono i 18 milioni di metri cubi d’acqua, ad assestarsi attorno ai 10 milioni di metri cubi di contenuto attuale. Non sono invece noti i livelli di invaso dei laghi artificiali gestiti dall’Italgen, società energetica del gruppo Italcementi. Le percentuali di riempimento sono basse, secondo Enel, perché l’inverno è durato a lungo e la primavera si è mantenuta su basse temperature, ritardando ampiamente lo scioglimento delle nevi, da sommare alle scarse precipitazioni di quest’anno.RISCHIEnel ha sottolineato che i rilasci verso i fiumi garantiti alla Regione Lombardia per il periodo compreso tra il 21 giugno e il 31 luglio, sarebbero stati superiori alle richieste provenienti dal mercato dei consumi elettrici, per andare incontro principalmente all’agricoltura. Il dimezzamento dei bacini idrici – spiega Enel in una nota – dipende essenzialmente dalle scarse precipitazioni di quest’anno, che si assestano al 60% della media degli ultimi vent’anni. Anche gli svasi per l’agricoltura, in secondo luogo, incidono molto e il timore è che vadano a pesare, tra la fine di luglio e agosto, sulle possibilità di produrre energia nei momenti di massima necessità.

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