Orso bruno, arrivano i recinti
I primi a Bergamo e a Brescia

Trenta recinti a protezione di greggi e apiari sulle Alpi lombarde sono a disposizione da oggi grazie al progetto Life Arctos, cofinanziato dalla Comunità europea e coordinato dal Parco nazionale d'Abruzzo. Regione Lombardia è promotrice del progetto insieme ad altri nove enti.

Trenta recinti a protezione di greggi e apiari sulle Alpi lombarde sono a disposizione da oggi grazie al progetto Life Arctos, cofinanziato dalla Comunità europea e coordinato dal Parco nazionale d'Abruzzo. Regione Lombardia è promotrice del progetto insieme ad altri nove enti.

I primi trenta recinti sono destinati alle province di Bergamo, Brescia e Sondrio che negli ultimi anni sono state interessate dalla presenza dell'orso e, in alcuni casi, da danni agli allevamenti e alle strutture. Una parte saranno installati appunto a tutela degli allevamenti e i restanti saranno messi a disposizione dei parchi e della Polizia provinciale per affrontare le situazioni più critiche.

"La cessione di recinti in comodato d'uso gratuito - spiega l'assessore ai Sistemi verdi e Paesaggio della Regione Lombardia Alessandro Colucci - è una delle prime azioni concrete che il progetto Life Arctos mette in campo per favorire la possibile convivenza tra le attività tradizionali di montagna e l'orso, specie tutelata e di grande valore per la biodiversità, la cui presenza può trovare maggiore condivisione se accompagnata dal sostegno alle categorie più direttamente interessate da possibili danni quali allevatori e agricoltori".

"Il progetto dedicato alla conservazione dell'orso - prosegue Colucci - si inquadra perfettamente nelle politiche di Regione Lombardia atte a favorire e consolidare una forte e sana economia agrosilvopastorale di montagna, guardando con attenzione a chi la montagna l'abita e la vive, che deve coesistere con la reale salvaguardia dell'eccezionale patrimonio della biodiversità, parte fondamentale dei sistemi verdi di Lombardia".

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