Cattaneo: Brebemi impatterà sul Pil
Ogni anno plusvalenza di 400 milioni

Brebemi è un'opera di cui la Lombardia non può fare a meno, perché porterà un impatto positivo sul Pil stimato in oltre 400 milioni di euro l'anno (circa 10 miliardi nei prossimi 20 anni) e 6,8 milioni di ore di tempo risparmiate annualmente. Un risultato che sarà ottenuto senza pesare sulle casse dello Stato, dimostrando la bontà dell'applicazione del metodo della sussidiarietà anche nella realizzazione delle opere pubbliche. Questi alcuni degli elementi ricordati lunedì dall'assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, nel suo intervento a "Brebemi due anni dopo", l'evento che si è tenuto al cantiere di Calcio  per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori della nuova autostrada Brescia-Bergamo-Milano.

«Un esempio di buon lavoro e buona politica» che l'assessore ha rivendicato con forza. "Non c'è solo la politica della casta e dei costi - ha detto Cattaneo - c'è anche la politica che sa portare fatti concreti e risultati come la realizzazione di questa autostrada nei tempi previsti, anzi forse addirittura anticipandoli, nel rispetto dei costi stabiliti e senza pesare sulle casse dello Stato. Il fatto che nel nostro Paese sembra aver diritto di cittadinanza solo quello che va male è una cosa che non condivido e credo si debba rispondere con la concretezza dei fatti. Sono i risultati che danno dignità alla politica e qui abbiamo risultati concreti da mostrare".

Parlando di costi, Cattaneo ha ribadito che "da quando è stato approvato il progetto definitivo, questa opera non è aumentata di un centesimo. Ai 62 chilometri di autostrada abbiamo aggiunto 38 chilometri di opere viabilistiche che rimarranno sul territorio grazie alla Brebemi e moltissime opere di mitigazione e compensazione ambientale".

Nel corso del suo intervento, l'assessore Cattaneo ha utilizzato le parole positive spese già due anni fa, in occasione dell'inaugurazione del cantiere. "La prima parola è gratitudine - ha detto Cattaneo - gratitudine verso i tecnici, le imprese, i finanziatori e verso una classe politica locale che ha risposto con i fatti, assumendosi le responsabilità che si dovevano assumere difendendo il proprio territorio, ma non impedendo a un cantiere come questo di andare avanti".

La seconda parola è stata libertà. "Siamo qui - ha spiegato Cattaneo - perché ci è stata data la libertà di fare: perché abbiamo potuto fare nascere Cal, superare le pastoie burocratiche e assumerci le nostre responsabilità. E vogliamo continuare così, realizzando il federalismo reale, non delle chiacchiere".

Il terzo concetto è stato sussidiarietà. "Abbiamo visto - ha sottolineato l'assessore - che lasciare spazio alla società funziona, anche in un campo come quello delle infrastrutture. Abbiamo consentito al mercato e alle imprese di lavorare lasciando loro spazio. E loro ci hanno dimostrato di essere in grado di fare".

Infine la speranza. "Speravamo due anni fa di rispettare tempi e costi - ha concluso Cattaneo - oggi siamo certi, vista la qualità del lavoro fatto, che arriveremo a realizzare l'opera nei tempi e nei costi previsti". "Qui non siamo in Val di Susa, non vi sono né le barricate, né scontri - ha proseguito Cattaneo - ma un territorio che si è riconosciuto in questo progetto e lo sta sostenendo attraverso i suoi amministratori locali e il consenso dei cittadini. Quasi tutti gli espropri sono stati fatti con accordi bonari e non con procedure imperative: è un metodo diverso che rivendichiamo perché può essere d'esempio per tutti". (Ln)

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