Stagione invernale: bilancio positivo
Incremento del 9% rispetto all’anno scorso

Mentre in alcune stazioni sciistiche della Bergamasca restano aperti gli impianti di risalita, per un inatteso prolungamento di stagione, il primo bilancio degli operatori della neve è più che positivo, con un 9% di incremento a consuntivo rispetto alla stagione precedente, che era stata molto deludente. C’è dunque motivo di soddisfazione e ottimismo da parte degli addetti ai lavori, degli albergatori e degli operatori turistici. Il consuntivo è stato presentato in Provincia. A presentare il borsino del turismo invernale orobico il Presidente della Provincia Valerio Bettoni; l’assessore al Turismo, Tecla Rondi e la sua dirigente Maria Grazia Frescura; il presidente di Turismo Bergamo Felice Spampatti e il prof. Andrea Macchiavelli, docente universitario e ricercatore del CeSTIT.
Tecla Rondi ha passato in rassegna gli aspetti di positività maturati all’interno di un settore – il turismo – che è in evoluzione armonica, ragionata, monitorata, gestita. Si è in presenza di una mentalità che si è messa al passo con le esigenze di una modernità molto mobile e che si sposta sulle rotte low cost, tenendo presenti coordinate di convenienza e di tempi rapidi per raggiungere le mete sciistiche. Sono state 50 le strutture alberghiere considerate nel rilevamento-test che la Provincia ha voluto condurre, dopo uno preliminare, fatto l’anno scorso a fine estate: dai loro dati è venuta la configurazione che è molto utile per radiografare presente e prospettive. Rondi non ha mancato di sottolineare l’estensione delle stazioni, in particolare in Val di Scalve, il potenziamento degli impianti di risalita, una rete di viabilità efficiente e ben tenuta, il fattore O, nel senso di Orio al Serio. L’aeroporto occupa una centralità che si rafforza sulla mappa turistica bergamasca.
Si può parlare, in generale, di un 5-6% in più di presenze negli alberghi delle Orobie secondo le cifre fornite dagli albergatori e negli alberghi a 3-4 stelle si arriva anche al 9-10 per cento. Questo è un segnale netto della fase di cambiamento in atto.
Nelle valli di Scalve e Seriana Superiore, con gli arrivi si è toccato il 6-7%; il 5% in Val Brembana; il 2% nella bassa valle Seriana; solo nella Valle Imagna c’è un piccolo segno negativo, che è dell’1%.
Sugli impianti di risalita e nei consorzi si è giunti anche a quota 15%. Novità significative anche sul fronte delle provenienze dei turisti, dove gli stranieri si sono attestati sul 27% (il 15% nel resto dell’anno, inverno a parte), fino al 30% e anche oltre in Val Brembana. Oltre agli inglesi, tedeschi, francesi e oltre a quelli provenienti dal centro e dall’est dell’Europa, si sono visti anche australiani e statunitensi.Il grosso degli arrivi nelle stazioni invernali bergamasche proviene dalla Lombardia. Pure in crescita la clientela individuale e di gruppi che si autoorganizzano. Da sottolineare il fatto che ormai, grazie ai mezzi di innevamento artificiale, si vende neve sicura nelle stazioni bergamasche: siamo nell’ordine del 90% (nella stagione 2006-07 si era al 50%).
per il presidente della Provincia, Valerio Bettoni, i risultati nel campo del turismo sono il frutto un lavoro a tutto tondo, dalle infrastrutture ai due grandi comprensori sciistici. C’è molta attesa per l’operazione rilancio di San Pellegrino, sperando anche -ha detto il presidente - «di avere dalla Regione Lombardia i 62 milioni di euro promessi per affrontare Zogno, un intervento che consentirà di guadagnare 15-20 minuti negli spostamenti».

(22/04/2008)

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