Scuola, arrivano dalle famiglie
i soldi per rimanere a galla

La scuola statale è gratuita, ma qualcosa le famiglie ci han sempre messo, fin dai tempi eroici del ciocco per la stufa. Negli ultimi anni, sul contributo delle famiglie le scuole costruiscono il bilancio, essendo l'unica entrata di denaro fresco ottenibile in tempi ragionevoli.

La scuola statale è gratuita, ma qualcosa le famiglie ci han sempre messo, fin dai tempi eroici del ciocco per la stufa. Negli ultimi anni, sul contributo delle famiglie le scuole costruiscono il bilancio, essendo l'unica entrata di denaro fresco ottenibile in tempi ragionevoli.

Le cifre richieste in città vanno da un minimo di 80 euro all'istituto geometri ai 150 del Paleocapa. La media è sui 120 euro. Hanno alzato il contributo richiesto il Sarpi (da 110 euro a 120 per il ginnasio e 130 per il liceo) e il liceo artistico Manzù, da 120 a 130 per il biennio e 140 per il triennio.

Il Lussana chiede 115 euro, 130 il Mascheroni (dimezzabili in caso di difficoltà), cento euro il Mamoli e il Pesenti (che abbassa a 70 il contributo per il serale), 110 l'istituto agrario, 122 il Vittorio Emanuele, 120 il professionale Galli, 130 il Caniana.

Di solito le famiglie pagano senza fiatare al momento dell'iscrizione e le stesse associazioni dei genitori consigliano di aiutare le scuole in un momento di estrema difficoltà. Tuttavia è opportuno fare chiarezza: non si tratta di un balzello obbligatorio.

Le tasse scolastiche si pagano a parte all'erario per gli anni eccedenti la scuola dell'obbligo (quindi oltre i 16 anni) a seconda dei casi per un importo di 13, 15 o 18 euro ed è prevista anche l'esenzione per i redditi bassi. Il contributo invece è volontario, come ha precisato anche la Ragioneria generale dello Stato in base alla legge 296/2006. Quindi non può essere preteso, né può costituire titolo di discriminazione per l'iscrizione.

Di conseguenza, chi dimostra di non poter pagare il contributo (il caso di molti studenti del serale, che affermano di non iscriversi in tempo anche per motivi economici) deve poter iscriversi ugualmente.

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