Terremoti, esplosioni e roghi
A Dalmine il 115 fa scuola

Nel piazzale c'è un enorme cumulo di macerie: ci sono blocchi di cemento, pezzi di parete, travi. Materiale di scarto? No, siamo nella scuola dei vigili del fuoco di Dalmine e quella è un'«aula» all'aperto: ci si esercita a portare in salvo le persone.

Nel piazzale si nota subito un enorme cumulo di macerie: ci sono blocchi di cemento, pezzi di parete, travi. Materiale di scarto? Niente affatto, siamo nella scuola dei vigili del fuoco di Dalmine e quella è un'«aula» all'aperto: lì i pompieri si esercitano a portare in salvo le persone in scenari drammatici come quelli che seguono un terremoto o l'esplosione in un edificio.

L'addestramento alle tecniche di intervento «Usar» (Urban search and rescue) è solo uno dei tantissimi temi che ogni anno vengono trattati e approfonditi al Polo didattico territoriale di Dalmine, una delle otto scuole periferiche istituite dal ministero dell'Interno per la formazione dei vigili del fuoco in affiancamento ai tre «storici» istituti nazionali di Roma.

Nel 2012 la struttura di via Vailetta (vicino all'ex statale 525 e poco distante dal casello) raggiungerà il settimo anno di attività: da quando è stata aperta, nel marzo del 2005, ha ospitato oltre duecento tra corsi, seminari ed esercitazioni. Da tutta Italia sono arrivati e continuano ad arrivare vigili del fuoco permanenti e volontari, capi squadra, capi reparto, ma anche (in occasione di specifiche esercitazioni) operatori del 118, Croce Rossa, Anpas, Corpo forestale e Protezione civile.

Qui, tanto per fare un esempio, sono passati anche diversi vigili del fuoco che nel 2009 hanno preso parte all'emergenza per il sisma in Abruzzo o che ora sono impegnati in Liguria per l'alluvione.

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