A Treviolo l'addio a Spampinato
Le lacrime di amici e volontari

Treviolo si è fermata, nel primo pomeriggio di lunedì, per rendere omaggio a Rosario Spampinato, il 50enne dipendente della Ca-Ma di Lallio che ha perso la vita nella tragica esplosione di venerdì mattina. Al fianco della famiglia si è stretto tutto il paese.

Treviolo si è fermata, nel primo pomeriggio di lunedì, per rendere omaggio a Rosario Spampinato, il 50enne dipendente della Ca-Ma di Lallio che ha perso la vita nella tragica esplosione di venerdì mattina. Al fianco della famiglia si è stretto tutto il paese, insieme ai sindaci di Treviolo e di Lallio, agli assessori, ai rappresentanti dei sindacati, la Cisl in particolare, organizzazione della quale Spampinato era delegato.

La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista ha faticato a contenere la gente che non ha voluto mancare all'ultimo saluto per il cinquantenne.
A Lallio era stato proclamato per l'intera giornata il lutto cittadino: un vero fiume di gente ha raggiunto l'abitazione e la chiesa parrocchiale. Tantissimi anche i giovani e gli studenti che hanno voluto essere presenti per stare vicini ai figli del dipendente della Ca-Ma. Tante anche le associazioni che hanno portato alla famiglia la loro solidarietà.
Almeno un centinaio i volontari della Croce Bianca e della Croce Rossa intervenuti alle esequie.

Il rito funebre è stato presieduto dal parroco don Marco Arnoldi che ha sottolineato ancora una volta lo spirito di dedizione e solidarietà di Spampinato, sempre pronto ad aiutare gli altri.

La tragedia - nella notte fra giovedì e venerdì - era avvenuta in via delle Rose, una strada di Lallio al confine con il Comune di Bergamo, alla storica cartiera Cama, nata nel 1966. Mancavano meno di due ore alla fine del turno notturno, iniziato alle 22 di giovedì 24. Rosario Spampinato era da solo in caldaia ed è stato investito in pieno dal fortissimo scoppio che si è sentito nei paesi confinanti, ha praticamente distrutto la cartiera e creato diversi danni anche a molte abitazioni e aziende di Lallio.

Gli inquirenti coordinati dal sostituto procuratore Maria Esposito indagano per disastro colposo e omicidio colposo. Due gli indagati: il titolare della cartiera e il direttore. Sotto sequestro lo stabilimento e i frammenti di macchinario proiettati anche a centinaia di metri di distanza. Martedì si dovrebbe sapere con esattezza l'entità dei danni subiti dalla ciminiera.

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