Società fantasma per evadere:
90 persone rinviate a giudizio

Era una maxi-frode al fisco da 18 milioni di euro, che aveva visto coinvolta nel 2008 una cinquantina di imprese, quasi tutte del settore edile. Ora 90 persone tra imprenditori, funzionari pubblici e prestanome, si trovano ora davanti al gup.

Era una maxi-frode al fisco da 18 milioni di euro, che aveva visto coinvolta una cinquantina di imprese (quasi tutte del settore edile) e che nel 2008 aveva portato in carcere tre persone (per altre sei erano scattate misure cautelarti più attenuate).

Un'organizzazione che, per il pm Giancarlo Mancusi, ruotava attorno alla Uniproget Group srl con sede a Bergamo e Romano e gestita da Giovanni Barzago, 41 anni, commercialista di Misano, quello che gli inquirenti ritengono la mente del giro.

Il quarantunenne, insieme al altre 89 persone tra imprenditori, funzionari pubblici e prestanome, si trova ora davanti al gup Raffaella Mascarino, dopo che l'accusa ha chiesto il rinvio a giudizio. I reati ipotizzati a vario titolo sono di associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale, alla truffa aggravata ai danni dello Stato e alla corruzione; poi ci sono la frode fiscale, la falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, l'abuso d'ufficio, la rivelazione di segreti d'ufficio, per un totale di 162 capi d'imputazione.

Il fine dell'organizzazione era quello di creare benefici fiscali illeciti attraverso società «cuscinetto», che potevano con i loro iniziali crediti Iva compensare gli oneri contributivi e fiscali di altre ditte, effettivamente in attività. Società «cuscinetto» che funzionavano grazie a grazie a prestanome inseriti nei ruoli fittizi di amministratori e legali rappresentanti.

Tutti i dettagli e i nomi dei 90 indagati su L'Eco di Bergamo del 10 dicembre

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