Daniela, prima trapiantata nel 1998
Da due anni è diventata mamma

Daniela Gioeli ha 27 anni e vive in Sicilia con il marito e la loro bambina di due anni. La sua è la storia normalissima di una ragazza felice, resa possibile grazie al trapianto di fegato cui è stata sottoposta a Bergamo 13 anni fa, il primo effettuato agli Ospedali Riuniti.

Daniela Gioeli ha 27 anni e vive in Sicilia con il marito e la loro bambina di due anni. La sua è la storia normalissima di una ragazza felice, resa possibile grazie al trapianto di fegato cui è stata sottoposta a Bergamo 13 anni fa, il primo effettuato agli Ospedali Riuniti.

Tutto iniziò con una telefonata: «Era il 27 ottobre 1998 quando il professor Gridelli mi chiamò al cellulare per dirmi che c'era un organo disponibile e che avevo sei ore per raggiungere Bergamo», racconta Daniela. Cominciò così un viaggio frenetico, con la famiglia di Daniela scortata all'aeroporto di Palermo dalle sirene della polizia per prendere al più presto l'aereo per Milano e arrivare a Bergamo in tempo. L'intervento, perfettamente riuscito, durò ben 12 ore.

Daniela rimase un mese e mezzo in ospedale, poi si trasferì a casa di parenti a Milano, per essere sempre disponibile per i controlli da fare ai Riuniti. Subito dopo la Befana del 1999 poté finalmente tornare a casa e da allora è seguita dall'Ismett (Istituto mediterraneo per i trapianti e terapie ad alta specializzazione) di Palermo.

Non era la prima operazione per Daniela, nata con una malformazione al fegato: «Ho subito il primo intervento a Brescia quando avevo 55 giorni, si trattava di legare i tubicini del sacchetto biliare che erano staccati e impedivano alla bile di circolare bene. Ho dovuto fare l'operazione da neonata perché ero a rischio di vita».

Leggi di più su L'Eco di domenica 18 dicembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA