Nuovi ambulatori all'Oculistica
Il «Palazzolo» li dedica a Paganoni

All'Istituto Palazzolo è stato inaugurato mercoledì pomeriggio il nuovo reparto di Oculistica dedicato a Camillo Paganoni, storico direttore e tra i più noti oculisti della sua generazione. Si tratta della secondo ampliamento in soli cinque anni.

All'Istituto Palazzolo è stato inaugurato mercoledì pomeriggio il nuovo reparto di Oculistica dedicato a Camillo Paganoni, storico direttore e tra i più noti oculisti della sua generazione.

Si tratta della secondo ampliamento in soli cinque anni: «La struttura non era certo obsoleta, ma volevamo più spazio per gli ambulatori – ha dichiarato il direttore generale Edoardo Manzoni –. Dato che la maggior parte dei nostri pazienti sono molto anziani, preferiamo evitare che debbano spostarsi da una parte all'altra per riuscire a fare tutto. L'attenzione alla centralità della persona si vede anche nelle scelte architettoniche».

Nel nuovo reparto c'è posto per 16 pazienti, ma i letti sono solo cinque: «Il 90% degli interventi che facciamo è ambulatoriale e si risolve in poche ore – ha spiegato Ferdinando Salvetti, da 12 anni primario all'Istituto Palazzolo –, per questo preferiamo usare delle poltrone, che riducono anche l'impatto psicologico dell'ospedalizzazione». Ogni anno all'Istituto si fanno circa 2.500 interventi, per l'80% si tratta di rimozioni della cataratta: «Si tratta di un'operazione che riguarda tipicamente gli anziani, ma talvolta anche persone più giovani. È il caso dei trapiantati, che vengono sottoposti a terapie antirigetto che possono danneggiare il cristallino», ha spiegato il dottor Salvetti.

In questo campo la medicina ha fatto passi da gigante: «Ai tempi del professor Paganoni occorrevano 15 giorni per operarsi alla cataratta, oggi bastano due ore», ha ricordato il direttore generale.

Una targa all'ingresso in ricordo di Camillo Paganoni è stata scoperta dalla moglie Emma Bottega. Scomparso nel luglio 2010, Paganoni fu per anni direttore del reparto, fondato da suo padre Felice. Medaglia d'oro della Società italiana di oftalmologia, volontario in Rwanda e Congo, impegnato nella politica cittadina, Paganoni è stato uno dei più importanti oculisti italiani, tra i primi a operare la cataratta utilizzando le lenti intraoculari. «Non ho dubbi che il suo reparto, così splendidamente rinnovato, trovi in papà un vero angelo custode che proteggerà quella che è stata la sua seconda casa, in cui ha lavorato quasi cinquant'anni, preferendola all'accademia che gli aveva conferito la libera docenza in oculistica», ha commentato la figlia Cristina, intervenuta all'inaugurazione.

I Paganoni sono alla terza generazione di oculisti: anche Giorgio, uno dei quattro figli di Camillo, lavora all'Istituto Palazzolo, e non è detto che un giorno non ci siano anche dei bis-nipoti a continuare la tradizione di famiglia.

Il nuovo reparto, molto accogliente e colorato, è costato complessivamente 800 mila euro, di cui 300 mila spesi in nuovi macchinari. Tra gli interventi effettuati all'istituto, oltre alle cataratte, la correzione dello strabismo, l'ostruzione delle vie lacrimali, il distacco della retina e la chirurgia vitreo retinica. Monsignor Davide Pelucchi, vicario generale della diocesi di Bergamo, ha benedetto la struttura, il personale che vi lavora e i futuri pazienti con una semplice cerimonia: «Il Signore ci ha dato gli occhi fisici, che sono quelli che vengono curati in queste stanze, gli occhi intellettuali, che servono per progredire nella scienza, e quelli della fede, con cui ammirare le sue meraviglie».

Marina Marzulli

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