Predore, via libera dei Beni Archeologi al recupero delle terme romane

Sì dei Beni Archeologici della Lombardia al recupero delle terme romane di Predore nell’ambito del progetto di riqualificazione di una parte dell’area industriale a lago, occupata dall’ex ditta «Lanza gomme»

Il soprintendente Angelo Maria Ardovino ha infatti espresso parere favorevole al progetto di edificazione, che partirà a settembre, dell’insediamento residenziale di iniziativa privata progettato nei pressi dei beni archeologici rinvenuti durante i lavori di sbancamento.

L’impianto termale romano della superficie di circa 500 metri quadri aveva fatto scattare da parte della Soprintendenza la momentanea sospensione della costruzione della palazzina di una ventina di appartamenti. Le terme, riportate alla luce dallo scavo archeologico, appartengono alla villa estiva del bresciano Marco Nonio Muciano, potente console di Roma nel 210 d.C.. I preziosi reperti archeologici - per la cui tutela, conservazione e valorizzazione l’immobiliare aveva apportato delle modifiche al progetto originario relativamente al solo piano interrato - saranno custoditi in un grande salone con soffittatura in legno e altri accorgimenti tecnici. La sola condizione posta dalla Soprintendenza è che «tutti gli interventi edili condotti nell’area di interesse archeologico, tutelata ai sensi del D.L. 29.10.1999 n. 490, siano effettuati con assistenza archeologica continuativa».

Lo scavo, eseguito dall’archeologo Angelo Ghiroldi e dalla sua équipe di esperti, è stato seguito infatti , passo dopo passo, da Maria Fortunati Zuccala, responsabile della provincia di Bergamo per l’età romana e medioevale. La società costruttrice, oltre a sostenere i costi della struttura, ha contribuito anche ad una parte della spesa relativa al recupero e al restauro delle terme. Per quanto riguarda i box interrati previsti in zona terme, la loro perdita è stata compensata, anche se solo in parte, dalla cessione di diritto d’uso del sottosuolo da parte del Comune.

Custodite, ma non inaccessibili, il pubblico potrà infatti ammirare le straordinarie terme, ancora in buono stato di conservazione, da una cancello raggiungibile dall’area comunale esterna le abitazioni.

La convenzione, in base alla quale il Comune ha già introitato circa 150 mila euro tra oneri di urbanizzazione e monetizzazione delle aree, prevede inoltre che l’«Unione Immobiliare» realizzi una piazzetta con fontana e un passaggio pedonale di collegamento con piazza Locatelli inserita in un contesto a lago di grande interesse storico e ambientale. A poca distanza sorgono infatti la torre medioevale dimezzata dei Foresti e Villa Lanza, presso cui soggiornò Papa Giovanni XXIII, ospite del padrone di casa, Antonio Lago, presidente della Talbot, conosciuto dal Papa a Parigi durante il suo incarico di nunzio apostolico.

(28/08/2003)

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