Nella Bergamasca 10 mila tartarughe
E ora bisogna mettergli il microchip

Dal 1° gennaio scorso i detentori, allevatori amatoriali e titolari di esercizi pubblici di tartarughe terrestri dovranno adottare un nuovo metodo di marcatura: è previsto l'inserimento di un nano-microchip. Nella Bergamasca ci sono 10 mila tartarughe.

Dal 1° gennaio scorso i detentori, allevatori amatoriali e titolari di esercizi pubblici di tartarughe terrestri (genere Testudo - specie hermanni, graeca, marginata) dovranno adottare un nuovo metodo di marcatura: anziché con la foto-marcatura utilizzata fino al 2011, ma temporanea e da rinnovare ogni anno fino al 5° anno di età, è previsto l'inserimento di un nano-microchip adatto anche per animali di piccole dimensioni (5 cm).

La Circolare interministeriale (Ministero dell'Ambiente e Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali in accordo con la Commissione scientifica CITES e con il Ministero della Sanità), infatti, ha dettato disposizioni per applicare la nuova marcatura con un radiosegnalatore non modificabile, indicato anche come nano-microchip, adatto per animali di piccole dimensioni da inserire entro il 1° anno di età senza provocare danni agli animali. Si tratta di una novità che interessa 1500 detentori (privati, allevatori amatoriali, titolari di esercizi commerciali) di circa 10.000 esemplari di tartarughe terrestri presenti in provincia di Bergamo.

La marcatura di tutti i vertebrati inseriti nell'Allegato A della CITES (Regolamento CE n. 338 del 1997 e successive modifiche) era già prevista dai Regolamenti CE per coloro che intendevano porre in vendita o cedere a titolo gratuito gli animali, comprese le tartarughe terrestri, ora è stata resa più rigorosa ed uniforme la tracciabilità anche di esemplari giovani dei rettili del genere Testudo, oggetto di notevoli scambi commerciali, per ottenere Certificati a scopo commerciale dai Servizi CITES del C.F.S.. Secondo la Circolare interministeriale i Certificati con foto-marcatura emessi da Autorità CITES dei 27 Paesi membri dell'U.E. (firmatari con altri 148 Paesi della Convenzione di Washington per la conservazione di animali e flora in via di estinzione, nel caso delle tartarughe terrestri perché ritenute di interesse comunitario) dovranno essere sostituiti al momento della scadenza della loro validità con un nuovo Certificato da richiedere ai Servizi CITES del Corpo Forestale dello Stato (in Lombardia ubicati a Milano e Pavia). In caso di violazioni sono previste sanzioni amministrative e penali in applicazione della legge n. 150 del 1992. Per ulteriori informazioni è anche possibile telefonare allo 035/247327.

© RIPRODUZIONE RISERVATA