Omicidio in Brasile
Vittima un bergamasco

Ucciso e sepolto in una fossa comune senza essere stato identificato. Sarebbe accaduto a Maceiò, in Brasile, a un ragazzo di 20 anni, N.P., di origine bergamasca.A segnalare la tragica vicenda il padre, residente a Seriate e a raccontare i particolari della vicenda è stato il legale della famiglia. A metà della scorsa settimana, ha spiegato l’avvocato, il ragazzo non è tornato nella casa dell’amica di famiglia che lo ospitava in Brasile: la donna ha quindi contattato ospedali e polizia locale senza esito. «Finchè - ha raccontato il legale - a qualcuno nella polizia non è tornato in mente un duplice omicidio avvenuto qualche giorno prima: la signora ha riconosciuto il giovane nella foto di uno dei due cadaveri».  «Il corpo del ragazzo è già stato sepolto in quello che i brasiliani chiamano il "cimitero dei poveri", ma che io chiamo una fossa comune» ha proseguito l’avvocato della famiglia bergamasca. «Il ragazzo non aveva documenti con sè», ma le autorità locali «non si sono sprecate a indagare» su chi fosse, ha aggiunto l’avvocato annunciando di aver presentato un esposto alla Procura di Bergamo. «L’obiettivo è di ottenere la riesumazione del corpo per poterlo identificare e piangere in Italia» conclude. La famiglia è in contatto con la Farnesina e con il console italiano a Recife, Massimiliano Laghi.Leggi l’approfondimento su L’Eco di Bergamo del 27 maggio 2008(26/05/2008)

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