Compiti a casa? Rivolta in Francia
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Compiti a casa? Troppi. Così in Francia, un'associazione che protesta contro «l'inutilità e l'ingiustizia» dei compiti ha chiesto di esentare i propri figli dall'impegno. E tu cosa ne pensi? Racconta la tua esperienza a [email protected]

Compiti a casa? Troppi. Così in Francia, per due settimane, i genitori «esenteranno» i propri figli dall'impegno di studiare una volta lasciata la scuola. Il boicottaggio è stato ideato dalla Fcpe - associazione di genitori dei ragazzi delle scuole francesi - che protesta contro «l'inutilità e l'ingiustizia» dei compiti a casa assegnati ai figli delle elementari.

Dall'appello pubblico del 15 marzo si è ora giunti alla protesta attraverso un blog, dove l'associazione chiede a insegnanti e genitori di organizzare due settimane senza compiti a casa e di immaginare altri modi per comunicare il lavoro fatto in classe.

In Francia poi esiste una legge del 1956 che vieta agli insegnanti di assegnare compiti a casa ai bambini delle scuole primarie. Ma i maestri caricano egualmente di compiti gli alunni. Secondo Jean-Jacques Hazan, presidente del Fcpe «è in classe che tutto dovrebbe essere portato a termine, sono i professori che devono far lavorare i nostri bambini e sono loro che li devono aiutare se non sono in grado di fare gli esercizi».

La questione non è nuova, tanto che tempo fa un sondaggio di Skuola.it aveva rivelato che la metà degli studenti - a casa - copia i compiti da altri. Le posizioni sono le più diverse. Da una parte genitori esasperati, dall'altra insegnanti che continuano ad assegnare i compiti. Senza parlare poi degli educatori o degli psicologi le cui teorie sono le più diverse.

E voi cosa ne pensate? E' giusto caricare di compiti a casa i vostri figli? Raccontate la vostra esperienza. Mandate le vostre opinioni a [email protected]

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