Cambio gomme e 16 mila euro
per avere visite fiscali morbide

C'è anche un cambio pneumatici tra le tangenti che un gommista sarebbe stato invitato a versare in cambio di accertamenti fiscali ammorbiditi. Indagati per concussione e falso ideologico un commercialista e due funzionari dell'Agenzia delle Entrate di Ponte San Pietro.

C'è anche un cambio pneumatici tra le tangenti che, secondo l'accusa, un gommista sarebbe stato invitato a versare in cambio di accertamenti fiscali ammorbiditi. Lo raccontano le carte dell'inchiesta del pm Franco Bettini, che vedono indagati per concussione (consumata e tentata) e falso ideologico un commercialista e due funzionari dell'Agenzia delle Entrate di Ponte San Pietro.

Stando agli investigatori, sarebbero stati loro, in concorso, a prospettare al titolare di un'officina di Bottanuco una scappatoia per aggirare la montagna di contestazioni contro cui stava andando a sbattere la sua contabilità. Per il favore, oltre al treno di gomme, avrebbero chiesto 16 mila euro, che però la presunta vittima s'era rifiutata di pagare.

Denunciando il presunto disegno dei tre e accettando di andare incontro a sanzioni fiscali che alla fine si sono rivelate salatissime, dell'ordine di centinaia di migliaia di euro. Dunque, secondo chi indaga, la presunta tangente avrebbe permesso al gommista di cavarsela con una cifra conveniente. Ma questo è quanto sostiene il proprietario dell'officina.

Perché gli indagati hanno sempre respinto le accuse: «Mai fatto richieste del genere», ripetono, lasciando intendere che il racconto della presunta vittima sia inverosimile. Sotto inchiesta sono finiti S. I., di 63 anni, e F. C., di 59, entrambi residenti a Ponte San Pietro e all'epoca dei fatti funzionari della sede locale dell'Agenzia delle Entrate; e G. M., 55 anni, commercialista di Bergamo. Quest'ultimo, che curava la contabilità del gommista, per il pm avrebbe fatto da trait d'union con i due dipendenti dell'ente pubblico.

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