Asse interurbano Buche da due milioni

Asse interurbanoBuche da due milioniPioggia e mezzi pesanti hanno fatto cedere l’asfalto. Milesi: ora prepariamo il progetto di risanamento

L’asse interurbano, l’opera viaria più importante realizzata in provincia nel corso degli ultimi 10 anni, già chiede per la sua sistemazione interventi che quanto a costi sfiorano i due milioni di euro, cioè quattro miliardi delle vecchie lire.

La diagnosi definitiva è stata fatta - su incarico della Provincia di Bergamo - da parte di un’azienda specializzata del settore, che palmo palmo ha verificato lo stato del tracciato. Problemi non indifferenti quelli emersi, ma per fortuna meno gravi di quanto ipotizzato in un primo momento. Il timore principale era per la massicciata sotto il manto d’asfalto: la continua formazione di buche e di sconnessioni, oltre alla formazione di pozze d’acqua durante i temporali, facevano infatti temere che il fondo non fosse in grado di sopportare sia il peso dei mezzi (soprattutto quelli pesanti), ma anche il numero così elevato di veicoli che ogni giorno lo percorrono.

«Dalla relazione è emerso che il timore dello stato di degrado o inadeguatezza legato alla massicciata è stato scongiurato. Certo è - dice l’assessore provinciale alla viabilità Valter Milesi -, che questa strada non gode comunque di buona salute, soprattutto sul fronte del manto stradale. L’asfalto infatti chiede degli interventi molto consistenti che da soli richiedono una spesa che sarà di almeno un milione di euro».

La Provincia vuole dunque prendere di petto la questione, evitare il ripetersi di piccoli interventi, per altro già realizzati, ma che comunque risulterebbero essere delle continue soluzioni tampone.

La relazione tecnica indicherebbe che l’asfalto attualmente presente sull’asse interurbano, oltre a denotare il degrado che avanza, non è di tipo drenante, origine questa delle pericolose pozze d’acqua che si formano durante le piogge e soprattutto in occasione dei frequenti e violenti temporali estivi. E proprio per quanto riguarda il manto stradale, Valter Milesi annuncia delle date relative all’inizio dei lavori: «Adesso stiamo lavorando per ottenere in maniera veloce il progetto per poter poi procedere alle gare d’appalto che è importante sottolineare richiedono tempi non rapida. I lavori saranno inseriti nel bilancio del 2005».

Gli interventi, salvo inconvenienti, dovrebbero avere inizio il prossimo anno. Durante la scorsa estate sono già stati avviati i lavori che riguardano la sistemazione dei giunti sui ponti che sono presenti lungo tutta l’arteria. Un problema, questo, che aveva creato non pochi problemi per la sicurezza stradale; il cedimento dei giunti infatti, in diversi casi aveva creato dei pericolosi gradini e dislivelli, una vera insidia soprattutto per i motociclisti in transito. E per quanto riguarda quest’aspetto la Provincia entro la fine di quest’anno spenderà circa 500 mila euro.

Ora non resta che attendere l’appalto per il rifacimento dell’asfalto, poi l’asse interurbano tornerà come nuovo. All’appello manca ancora il tratto Curno-Mapello: ma questa è tutta un’altra storia. Il termine di aprile 2005 per il tratto fino a Bonate Sopra rischia di registrare l’ennesimo slittamento. La preoccupazione viene espressa dall’onorevole Giuliana Reduzzi, di Ponte San Pietro: «A giugno è stata approvata una perizia tecnica suppletiva alla quale dovrebbero corrispondere risorse economiche, ma per ora l’atto non è ancora stato firmato dall’amministratore delegato Anas. Ho presentato un’interrogazione in Parlamento e mi è stato risposto che attualmente non ci sono risorse a disposizione ma che dovrebbero reperirle».

(27/10/2004)

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