Parità scolastica, un incontro al Collegio vescovile Sant’Alessandro

Parità scolastica, un incontro al Collegio vescovile Sant’AlessandroLa scuola paritaria è un concetto nuovo con cui si esprime il pluralismo nell’ambito dell’istruzione, dove lo Stato e i privati possano interagire nell’ottica del servizio pubblico, garantendo la libertà di scelta alle famiglie nell’istruzione dei figli.

E’ questo l’argomento chiave dell’incontro dal titolo «La parità scolastica: il presente e il futuro» che si è svolto questa mattina nel Collegio vescovile Sant’Alessandro, alla presenza di oltre cento persone.

L’iniziativa è stata organizzata da Centro servizi amministrativi di Bergamo e Ufficio scolastico della Lombardia. Dopo i saluti di monsignor Achille Sana, rettore del Sant’Alessandro, e di Pietro Snaiderbaur, dirigente Csa, ha preso la parola Pasquale Del Giudice, dirigente dell’Ufficio parità scolastica-Direzione generale di Milano, che ha commentato la circolare ministeriale n. 31/2003. «Essa - ha sottolineato il relatore - risponde a un bisogno molto avvertito. Infatti, dà unità alle disposizioni ministeriali che si sono susseguite dopo la promulgazione della Legge 62/2000, che ha introdotto il principio di parità scolastica tra i soggetti erogatori dell’istruzione».Al termine, sono seguiti gli interventi dei presenti, fra cui quello di monsignor Vittorio Bonati, delegato vescovile per la scuola. «Porto il saluto del vescovo Roberto Amadei. La scuola cattolica bergamasca ha un’antica tradizione e collabora al massimo nel cammino di riforma in atto nella scuola italiana, anche se vorrebbe trovare maggiore ascolto. Purtroppo, le forti difficoltà economiche - ha sottolineato monsignor Bonati - costringono alcune scuole cattoliche a chiudere. È un passo doloroso ed estremo, che siamo costretti a compiere quando non si trovano soluzioni».

Durante l’incontro sono stati forniti anche alcuni dati assai significativi sulle scuole non statali presenti in Bergamasca nell’anno scolastico in corso: 323 scuole di ogni ordine e grado, con 1.384 classi, 31.747 alunni e 2.385 docenti.

(27/05/2003)

Su L’Eco di Bergamo del 28/05/2003

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