La veglia pasquale al Duomo
Luce di speranza, musica e canto

È festa. È Pasqua. È luce e musica e canto, è acqua che lava dal peccato, è fuoco che disperde le tenebre. I segni della solenne Veglia pasquale hanno introdotto al mistero della Risurrezione. Si celebra il mistero pasquale, dono di salvezza e di redenzione.

È festa. È Pasqua. È luce e musica e canto, è acqua che lava dal peccato, è fuoco che disperde le tenebre. I segni della solenne Veglia pasquale hanno introdotto al mistero della Risurrezione. Si celebra il mistero pasquale, dono di salvezza e di redenzione, dono di grazia e di misericordia.

Nella sera del Sabato Santo i riti solenni, la liturgia, la proclamazione della Parola di Dio hanno accompagnato l'annuncio pasquale. Sabato sera, nel Duomo, in Città Alta, il vescovo Francesco Beschi ha presieduto la solenne Veglia nella Notte santa, che si è aperta con la benedizione del fuoco, acceso in un grande braciere sul sagrato.

La cattedrale si è spalancata per accogliere la processione con il vescovo, i molti sacerdoti e l'assemblea. All'interno l'intenso profumo della cera di centinaia di piccole candele che, insieme al cero pasquale, hanno illuminato di luce calda la navata. La cattedrale si è poi gradualmente svelata, con la ricchezza e la bellezza della sua architettura, cornice sublime all'annuncio pasquale accolto dai tanti fedeli presenti, fra cui molti giovani.

La celebrazione ha rappresentato per diciotto catecumeni il momento solenne di ingresso nella comunità cristiana. I Sacramenti dell'Iniziazione cristiana - Battesimo, Eucaristia e Confermazione - sono stati impartiti loro questa notte dal vescovo.

Davanti all'altare uomini e donne, alcuni giovanissimi, provenienti da quindici diverse parrocchie di città e provincia, dalle valli alla pianura, originari di dieci diverse nazioni: Nigeria, Costa d'Avorio, Repubblica Ceca, Brasile, Marocco, Serbia, Cuba, Albania, Camerun e Italia.

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