La Giunta replica alle minoranze:
«Approvate 1000 delibere l'anno»

«Nel Consiglio comunale di lunedì le minoranze hanno ritirato i loro ordini del giorno, quale segno di protesta per le asserite poche delibere discusse dal Consiglio comunale in questi primi mesi dell'anno. Esprimiamo il nostro dissenso riguardo a tale scelta».

«Nel Consiglio comunale di lunedì le minoranze hanno ritirato i loro ordini del giorno, quale segno di protesta per le asserite poche delibere discusse dal Consiglio comunale in questi primi mesi dell'anno. Esprimiamo il nostro dissenso riguardo a tale scelta, poiché le delibere di Consiglio sono solo uno degli elementi di valutazione del lavoro fatto».

Così il sindaco e la Giunta municipale di Bergamo rispondono alle accuse delle minoranze. «La minoranza - si legge nella nota - ignora le delibere di Giunta (che sono circa 1000 all'anno); ignora le riunioni delle Commissioni consiliari permanenti (che sono state 45 nel 2010, 58 nel 2011 e ben 21 nel primo bimestre 2012); ignora l'impegnativo numero totale delle riunioni (consigli comunali, uffici di presidenza, commissioni permanenti e speciali): 93 nel 2010, 107 nel 2011 e il record di 28 nel primo bimestre 2012. In sintesi, si può dire che è cambiato il lavoro dei Consiglieri, ma non è affatto diminuito. Ci sono meno delibere di Consiglio (e vedremo poi il motivo), ma più riunioni di Commissione, ordini del giorno e interpellanze, che sono altrettanto importanti perché consentono l'approfondimento preventivo di materie prima delle decisioni finali».

«Entriamo nelle motivazioni della diminuzione delle delibere approvate dal Consiglio comunale, che sono più che logiche e plausibili. Prima di tutto, la creazione dell'”Istituzione dei servizi alla persona” avvenuta nel 2007 ha tolto dalla competenza del Consiglio quasi tutte le delibere riguardanti gli importanti settori dei servizi sociali, dello sport e dei giovani (e quindi un paragone fra i primi 34 mesi della Giunta Bruni e i primi 34 mesi di questa Amministrazione sono impraticabili). Per di più dobbiamo renderci conto che nell'ultimo anno - negli enti locali come nel Paese - il mondo è cambiato: il patto di stabilità blocca gli investimenti, i minori contributi dello Stato riducono le possibilità di nuovi servizi, la confusione drammatica nella legge IMU rallenta l'approvazione del bilancio preventivo 2012. Accettiamo comunque volentieri l'invito a cercare di intensificare la presentazione di delibere in Consiglio, ma sottolineiamo l'importanza del compito di “indirizzo” svolto a mezzo dell'accresciuto lavoro delle commissioni consiliari permanenti, così come degli ordini del giorno e delle interpellanze».

«Crolla quindi totalmente, a nostro parere, l'affermazione della minoranza di “assoluta mancanza di dibattito” che caratterizzerebbe questo mandato. La scelta della minoranza di ritirare i suoi ordini del giorno è francamente incomprensibile perché anzi diminuisce il dibattito e ritarda la discussione di ordini del giorno anche urgenti. Se poi il ritiro fosse solo “momentaneo”, l'iniziativa sarebbe esclusivamente propagandistica. Da parte nostra assicuriamo i cittadini invece che il nostro impegno continua, con intensità. Sindaco e Assessori lavorano tutti a tempo pieno o quasi. Negli ultimissimi mesi sono stati conseguiti risultati non da poco. Li citiamo in estrema sintesi: acquisizione gratuita di Sant'Agata dal Demanio; accordo con Regione e Provincia per la gestione Teb 2012 e il nuovo bando del trasporto pubblico locale; piano del Colore di Città Alta; bando per piazzale Marconi e Stazione Autolinee; progressi per Unesco e Città Europea della Cultura 2019; museo del ‘500 veneto; mostra del Ceresa; riconoscimento da parte di Napolitano di Bergamo quale città protagonista del Risorgimento. In conclusione, un'Amministrazione che lavora, nonostante i drammatici vincoli di bilancio imposti dal governo».

«Una Giunta che approva 1000 delibere all'anno senza conflitti - conclude la nota -. Una maggioranza mai battuta e senza defezioni. Una minoranza – riconosciamo volentieri – presente e attiva. Il nostro invito è esplicito: lavoriamo insieme per la Città, senza polemiche inutili e non fondate».

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