Standing ovation per Calderoli
«I militanti mi sono molto vicini»

Calderoli rimette il mandato, ma i 500 militanti del Carroccio riuniti ad Alzano rispondono all'unisono, alzandosi in piedi e confermando all'ex ministro fiducia  e incarico nel triumvirato. E da Alzano arriva la proposta: Stucchi successore di Giorgetti.

Calderoli rimette il mandato, ma i 500 militanti del Carroccio riuniti ad Alzano rispondono all'unisono, alzandosi in piedi e confermando all'ex ministro fiducia e incarico nel triumvirato. E da Alzano arriva la proposta: Stucchi successore di Giorgetti.

La notizia trapela dall'auditorium circa due ore dopo l'inizio della riunione provinciale, a porte chiuse. Roberto Calderoli, giunto per spiegare di persona alla base quello che è successo e la sua versione dei fatti, alla fine rimette il mandato all'assemblea. Nessun tentennamento: i militanti si sono alzati immediatamente tutti in piedi, confermando la loro fiducia all'ex ministro leghista.

Calderoli ha commentato: «Mi sento sottoterra per tutto quello che mi arriva addosso. La vicinanza dei gruppi parlamentari mi aiuta. Ma il ritrovare quella militanza di quasi venticinque anni fa è una cosa importante. Ho sentito i militanti assolutamente vicini».

Proprio da Calderoli è poi arrivata la proposta di candidare Giacomo Stucchi come successore di Giancarlo Giorgietti: all'onorevole bergamasco dovrebbe quindi toccare la guida della Lega in Lombardia.

I militanti duri e puri del Carroccio dunque fanno quadrato intorno a Roberto Calderoli. Che le ultime vicende in cui è stata coinvolta la Lega siano state un pugno nello stomaco per i padani è indubbio.

Ma la base della bergamasca, arrivata ad Alzano Lombardo per sentire le parole dell'ex ministro non gli gli ha puntato l'indice contro. Anzi, ha alzato lo scudo in sua difesa.  L'incontro è stato blindatissimo: solo i militanti hanno potuto partecipare all'assemblea. In sala anche gli onorevoli Giacomo Stucchi e Carolina Lussana, i consiglieri regionali e comunali, il presidente della Provincia Pirovano

Fuori, prima dell'inizio del dibattito, si partiva gà da alcune certezze. «Gli uomini della Lega hanno dimostrato di essere i più onesti – dice uno di loro mostrando con orgoglio la tessera –. Si è capito che ci sono stati degli sbagli e si sta rimediando, a differenza di quanto accade all'interno degli altri partiti».

«Ho piena fiducia nella Lega - dice un altro - siamo caduti in un tranello mediatico senza precedenti. Non abbiamo mai rubato niente a nessuno».

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