Almeno 3000 le case di pregio in città
Ma per il catasto non sono più di 300

Ci sono case che costano anche 10 mila euro al metro quadro. Almeno queste sono le cifre che girano tra gli addetti ai lavori per alcune residenze in Città Alta. Case da sogno, da Porta Dipinta ai borghi storici di città bassa. Sempre secondo gli addetti ai lavori saranno almeno 3.000 le residenze di prestigio della città. Eppure se si guardano le mappe del catasto risultano solo 244 le abitazioni signorili (categoria A1). E contando anche le ville e i castelli o i palazzi storici si arriva a circa 300 in tutto (categoria A8 e A9). Insomma tra valore dell’immobile sul mercato e mappa catastale non c’è proprio corrispondenza. Conseguenza del mancato aggiornamento dei parametri catastali, con effetto immediato sulle entrate comunali. Infatti proprio le categorie A1, A8 e A9, sono le uniche a tutt’oggi a dover pagare l’Ici. In città insomma solo il 10% dei proprietari di case di pregio paga correttamente l’imposta comunale sugli immobili. E si sta parlando di case per cui in media si paga un’Ici di almeno 1.000 euro. Insomma 300 mila euro in meno all’anno senza contare gli arretrati. Intanto il Consiglio di Stato ha sancito mercoledì che la classificazione degli immobili ai fini Ici rimane competenze dello Stato, bocciando un appello dell’Anci contro la sentenza del Tar, dando ragione a Confedilizia e Codacons. Vuoi saperne di più? Leggi L’Eco del 29 agosto(28/08/2008)

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