L’appello dei parroci

«Da più tempo e in diverse circostanze abbiamo preso atto dei profondi cambiamenti nel mondo del lavoro. Queste continue mutazioni sono legate anche a crisi di vari settori e a nuovi modelli di sviluppo. Esse hanno portato notevoli risultati, ma hanno anche messo in difficoltà e in grande agitazione molte persone e famiglie delle nostre comunità. Tutto questo ci impone una seria riflessione sulla qualità della vita, strettamente legata al valore e alla necessità del lavoro, che deve essere in vista della dignità della persona umana, e non teso al solo guadagno. Tutti voi e, insieme con voi, anche noi sacerdoti del Vicariato, stiamo riflettendo: che cosa sarà di quanti perdono il posto di lavoro? Sono in bilico, oppure sono costretti a modificare notevolmente abitudini e stili di vita a causa di spostamenti e insicurezza sul proprio futuro? Esiste un concreto rispetto della persona e un’attenzione alla sua dignità? Tutti siamo coscienti e preoccupati di fronte a tali cambiamenti.Con queste semplici parole, i Vostri sacerdoti intendono da una parte comunicare la propria vicinanza a tutti coloro che non trovano lavoro, lo stanno perdendo o si trovano in difficoltà ad arrivare alla fine del mese. Dall’altra, ci spiace vedere, a volte, sottoposto il lavoro (e quindi chi lavora) solo alle fredde e a volte inique leggi del mercato e del profitto. Ci stiamo chiedendo che cosa si può fare. Ci siamo mossi a livello vallare con la costituzione di una commissione, in collaborazione con l’Ufficio della pastorale sociale della Curia e collaborando con le iniziative delle Acli, perché la situazione della nostra valle sia presa in sempre più seria e fattiva considerazione da parte di tutti. Vorremmo fare di più, ma ci sentiamo anche disarmati, date le nostre povere possibilità. Inoltre, siamo consapevoli delle problematiche: esse richiedono risposte oculate, concrete e lungimiranti da parte delle Istituzioni pubbliche, politiche, sociali e imprenditoriali che abbiano veramente a cuore il bene di tutti; ed esigono anche l’iniziativa intraprendente, competente e coraggiosa da parte dei privati. Siamo presenti con la nostra preghiera, strumento efficace di intercessione presso il Signore per i bisogni espressi».

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