Parcheggi, nei quartieri caccia senza sosta

Parcheggi, nei quartieri caccia senza sostaResidenti, commercianti e automobilisti da fuori città si contendono i pochi spazi Il Comune: il piano va rivisto insieme a quello della mobilità. Più attenzione alle periferie

Nei quartieri di periferia, come in centro, c’è fame di parcheggi: quelli per i residenti non bastano, invasi dagli abusivi; perennemente occupati quelli per la sosta che dovrebbe essere veloce. L’occasione buona potrebbe essere il nuovo Piano della mobilità. Quello del professor Pietro Gelmini, che disegna anche la distribuzione delle aree di sosta, è in scadenza: vale fino alla fine dell’anno. Tra i compiti dell’assessore competente Maddalena Cattaneo c’è quello di predisporre uno strumento nuovo: «nel più breve tempo possibile e fedele alle linee programmatiche». Con tre obiettivi: riduzione del traffico privato e di quello d’ingresso - almeno del 20 per cento - , potenziamento del trasporto pubblico e delle infrastrutture, come parcheggi d’interscambio e tram veloce. E non è detto che questa volta venga richiesta ancora la collaborazione di Gelmini, direttore del Centro studi traffico di Milano, anche se da Palafrizzoni non arrivano conferme ufficiali.

«È all’interno del Piano della mobilità che rivedremo anche il piano della sosta e inseriremo un Piano regolatore della ciclopedonalità», aggiunge l’assessore, lasciando intendere che il piano arcobaleno, così come è stato disegnato - strisce gialle per i residenti, blu a pagamento e le bianche (rare come le mosche) libere - non funziona e che la soluzione per i posti auto in città non è dietro l’angolo. «Il piano arcobaleno arriva solo fino ad un certo punto, regolamentando la sosta in centro e nelle zone limitrofe. Bisogna invece capire come lavorare sulle periferie».

Vedi Santa Lucia, San Paolo, Loreto: quartieri che pur essendo a due passi dal cuore della città, sono soffocati dalla sosta selvaggia. «Per trovare le soluzioni più adatte, è fondamentale il contributo della 2ª Circoscrizione, dalla quale attendo proposte. Trovare parcheggi se non ci sono gli spazi rimane comunque difficile. Le strade sono quelle che sono e la questione è togliere dalle strade le auto, fermarle prima che arrivino in città». Così com’è difficile tenere insieme tutte le esigenze: dei residenti, che vorrebbero il posto riservato sotto casa; dei commercianti, che chiedono la sosta veloce, a rotazione. E, tra i due litiganti, «gli altri», quelli che arrivano da fuori e lasciano i mezzi dove capita.

Nel quartiere di Santa Lucia i parcheggi «esplodono». La concentrazione di servizi - scuole, strutture sanitarie, negozi - ha aperto la caccia al posto libero. In via IV Novembre, Santa Lucia, XXIV Maggio, negli orari critici le auto sono addirittura in coda in attesa di poter parcheggiare. A complicare la situazione, alcuni lavori in corso in via IV Novembre, che hanno reso inagibili molti spazi. Commercianti e residenti si contendono il posto, e negli orari di punta la circolazione va in tilt per l’apertura-chiusura delle scuole e le visite negli ospedali.

A San Paolo non va meglio: i residenti chiedono più spazi, con una petizione al Comune sottoscritta da una settantina di firme. E non basta: vorrebbero pure la messa in sicurezza delle zone blu esistenti, parcheggi stretti, posti su vie a doppio senso, che rendono pericolose le manovre.

Anche l’eliminazione di tre posti auto, tre, a causa della corsia preferenziale per gli autobus, in via Broseta è bastata per scaldare i toni. C’è proprio fame di parcheggi.

(28/10/2004)

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