«Banda dell’ariete»: trovata le auto carbonizzate della rapina di Cividate al Piano

Sono state ritrovate le auto utilizzate ieri per la rapina alla filiale della Banca Popolare di Brescia, Bipop Carire, di Cividate al Piano. Questa mattina i carabinieri hanno trovato l’Alfa 155 e la Lancia Dedra carbonizzate nei pressi di un distributore di benzina sulla ex statale 11, a Calcio.

Le auto bruciate confermano che anche questa rapina è stata messa a segno dalla ormai definita «banda dell’ariete», un gruppo di malviventi che operano nella Bassa con la stessa modalità: un’auto che si schianta contro la vetrata di una banca, mitra spianati e fughe a tutto gas.

Il primo colpo di questo genere risale al 1° dicembre dell’anno scorso ai danni della Banca di credito cooperativo di Calcio e Covo a Palosco. L’assalto con un pickup Nissan fruttò alla banda 75 mila euro. Nel marzo di quest’anno la banda tornò a colpire una banca di Palosco: dalla Popolare di Bergamo sparirono 15 mila euro. Il 14 aprile fu la volta di Bonate Sotto: un furgone Iveco sfondò la vetrata della Popolare di Cremona. Il colpo venne ripreso dalle telecamere, i malviventi fuggirono con 25 mila euro. La banda tornò alla carica a Chiuduno, alla Banca Intesa, arraffando però soltanto seimila euro. Il 23 giugno l’ultimo assalto a Cividino di Castelli Calepio: dal Credito Bergamasco venne asportata la cassaforte che conteneva 12 mila euro.

Quella di ieri a Cividate al Piano è stato sicuramente il colpo più grave e preoccupante: ai malviventi non è infatti bastato minacciare armati i clienti e i dipendenti della filiale: l’uomo, che faceva da «palo» alla banda, ha infatti esploso col suo mitra tre colpi d’arma da fuoco, due dei quali indirizzati contro gli agenti della polizia locale che stavano intervenendo, sfiorati dalle pallottole e rimasti miracolosamente illesi.

Il colpo è stato messo a segno intorno alle 13. Stando alle testimonianze di alcuni abitanti della zona, un Nissan Primera (nella foto di Cesni) proveniente da Palosco è transitata davanti alla banca per poi compiere, a cento metri distanza, un testa coda in direzione di Calcio. Dall’auto è sceso un bandito armato di mitraglietta, che si è calato il passamontagna sul volto e a piedi è tornato indietro verso la banca per fermare le auto provenienti in senso contrario. A quel punto la Nissan, con a bordo altri tre banditi, è partita a tutta velocità verso la filiale, facendo da ariete conto la vetrata a lato della porta bussola che per il violento urto si è aperta.

Dalla Primera sono scesi i tre malviventi che hanno avuto libero accesso ai locali della banca, mentre il primo complice si è posizionato davanti all’entrata per fare il palo. In cinque minuti i banditi all’interno degli uffici, tutti a volto coperto e armati, hanno minacciato i sei impiegati, facendosi consegnare il denaro custodito nelle casse: 10.000 euro in contanti.

Mentre si svolgeva la rapina all’interno della filiale, fuori era in corso la sparatoria. Arraffato il denaro, i quattro banditi sono poi saliti su una Lancia Thema guidata un quinto uomo e parcheggiata in via Roma, davanti alla banca. L’auto si è diretta verso Pontoglio, imboccando via Partigiano, una strada a fondo chiuso, rimanendo danneggiata nel tentativo di indietreggiare. A questo punto sarebbe intervenuta un’Alfa Romeo 156 guidata da un altro complice che ha caricato i cinque malviventi per fuggire a tutto gas.

(29/06/2004)

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