Sfrattati, tornano con una scusa:
lui si attacca al lavandino, lei si denuda

Un nigeriano di 30 anni è stato arrestato dai carabinieri per resistenza e lesioni a Treviglio venerdì 25 maggio. Processato per direttissima, non ha risposto alle domande patteggiando tre mesi e 10 giorni di reclusione (pena sospesa).

Un nigeriano di 30 anni è stato arrestato dai carabinieri per resistenza e lesioni a Treviglio venerdì 25 maggio. Processato per direttissima, non ha risposto alle domande patteggiando tre mesi e 10 giorni di reclusione (pena sospesa).

L'extracomunitario era stato sfrattato con la famiglia mercoledì 23 da un appartamento in via dei Mille, ma il giorno stesso vi era rientrato con un permesso per recuperare i proprio effetti personali promettendo che venerdì se ne sarebbe andato definitivamente.

Così non è stato e allora la proprietaria ha chiamato nuovamente i carabinieri che sono stati aggrediti e presi a calci dal nigeriano che si è attaccato al lavandino per non essere trascinato via, mentre sua moglie si è denudata. Alla fine, dopo averlo legato perché non potesse più colpirli, i militari dell'Arma lo hanno arrestato.

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