Un minuto di 61 secondi? Il 30 giugno
Per sintonizzare ora solare e terrestre

Un minuto da 61 secondi? Accadrà il prossimo 30 giugno. L'ultimo minuto della giornata scatterà alle 23,59 e 60 secondi anziché alle 23,59 e 59 secondi.

Un minuto da 61 secondi? Accadrà il prossimo 30 giugno. L'ultimo minuto della giornata scatterà alle 23,59 e 60 secondi anziché alle 23,59 e 59 secondi. L'aggiustamento temporale, chiamato «secondo intercalare» è dovuto alla precisione degli orologi atomici mondiali che scandiscono il nostro tempo e che mal si combina con l'irregolare ritmo della rotazione della terra. Risultato: ogni tanto occorre sincronizzare il «tempo solare o astronomico», cioè quello calcolato valutando la posizione degli astri, tra cui il sole, con l'ora «artificiale» (Utc) scandita dagli orologi atomici.

«Oggigiorno ? dichiara Noel Dimarcq, direttore del laboratorio Syrte (Sisttemes de reference temps espace) ? il tempo è costruito, definito e misurato tramite gli orologi atomici che sono infinitamente stabili rispetto al tempo astronomico. Questo permette di essere sicuri che tutti attorno alla terra hanno la stessa ora». Infatti, soprattutto a causa degli effetti gravitazionali della Luna, la velocità di rotazione terrestre è irregolare. Da qui la creazione dello scarto temporale. In genere la velocità dell'asse terrestre tende a diminuire, perciò normalmente il secondo intercalare è aggiuntivo e si ha il cosiddetto minuto di 61 secondi.

Tuttavia è ugualmente possibile avere un minuto di 59 secondi, sebbene questa eventualità non si sia finora mai verificata. Non solo: dal momento che la frequenza di rotazione della Terra non è predicibile sul lungo periodo, non esiste una regola fissa per determinare quando sarà necessario introdurre il prossimo secondo intercalare. A stabilire il «momento giusto» è l'International earth rotation and Reference systems service (Iers) che ogni volta che lo scarto si avvicina a 0,9 secondi annuncia la necessità di «regolare gli orologi».

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