Caso stazione, parla Tentorio
«Un progetto con Caritas e Polfer»

La sicurezza nell'area della stazione va garantita. Parallelamente va agevolata la presenza degli operatori sociali impegnati a costruire relazioni con gli sbandati. Parola di sindaco che chiede a prefetto e questore anche una riorganizzazione degli agenti in stazione.

La sicurezza nell'area della stazione va garantita. Parallelamente va agevolata la presenza degli operatori sociali impegnati a costruire relazioni con gli sbandati. Parola di sindaco. Franco Tentorio è inflessibile: apre in modo significativo al fronte sociale e chiede a prefetto e questore una riorganizzazione degli agenti in stazione.

Ultimamente lei ripete il ritornello: mancano i soldi. Intende confermare la linea anche sul caso stazione?
«In questo caso non può essere una questione di soldi. Non stiamo parlando di investimenti ma di un'emergenza. Si parla di poche migliaia di euro. Se servono, le ricaviamo dal nostro bilancio. Economicamente non mi sottraggo a una problematica così grave per la città. Non ho mai tagliato i servizi sociali». 

Nuove proposte?
«Nell'ultimo incontro del 6 giugno l'assessore ai Servizi sociali Leonio Callioni, di concerto con la Caritas, ha suggerito l'acquisto di un camper sul quale possano salire educatori Caritas che affianchino gli agenti della Polfer e i vigilantes di Trenord. L'obiettivo è incontrare i senzatetto per indirizzarli nelle strutture d'accoglienza esistenti in città e toglierli così dai treni fermi sui binari o dall'area della stazione».

Rinunciate all'aspetto della sicurezza?
«Assolutamente no. Credo che l'aspetto sociale e umano superi quello della sicurezza».

Siete disponibili a collaborare ma chiedete un intervento più incisivo della questura?
«È così. L'assessore Invernizzi è d'accordo sulla collaborazione. Detto questo, faccio il paragone con la questione sociale».

Ne ha parlato con il prefetto?
«Gli ho chiesto di convocare con urgenza il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Bisogna dare risposte veloci ai cittadini sia sul fronte sociale sia sulla sicurezza».

L'intervista integrale su L'Eco di Bergamo oggi in edicola

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