Arrestato boss ecomafie casalesi
Perquisizioni pure in Bergamasca

Un boss delle ecomafie casalesi e due imprenditori padovani sono stati arrestati dalla Guardia di finanza di Padova per un giro di fatturazioni milionarie false legate al trattamento dei rifiuti dell'azienda Tpa. Perquisizioni anche nella Bergamasca.

Un boss delle ecomafie casalesi e due imprenditori padovani sono stati arrestati dalla Guardia di finanza di Padova per un giro di fatturazioni milionarie false legate al trattamento dei rifiuti dell'azienda Tpa. Perquisizioni anche nella Bergamasca.

In carcere sono finiti i coniugi titolari fino al suo fallimento della Tpa, Franco Caccaro, 50 anni, e Nicoletta Zuanon, e Cipriano Chianese, ritenuto il «re dei rifiuti», titolare della Resit, una società che gestiva alcune discariche nel territorio di Giugliano (Caserta).

I tre sono indagati per bancarotta fraudolenta, frode fiscale, ricorso abusivo al credito e false comunicazioni fiscali per 3 milioni di euro. La Tpa prima del collasso finanziario autoindotto, secondo i riscontri delle 'fiamme giallè, avrebbe permesso di stornare soldi dall'azienda verso fondi neri; il tutto dopo aver registrato un fatturato di decine di milioni di euro e aperto filiali negli Usa, in Brasile, in Australia ed in Turchia.

Decine le perquisizioni effettuate su tutto il territorio nazionale, con l'impiego di oltre 100 finanzieri dei Comandi Provinciali di Padova, Roma, Milano, Bergamo, Treviso, Vicenza, Caserta e del Gico di Venezia.

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