BergamoScienza, boom di adesioni

La linguistica vista attraverso la lente della psicologia e delle neuroscienze» è stato il tema di uno degli incontri della terza giornata di «BergamoScienza», manifestazione organizzata dall’associazione culturale Sinapsi in collaborazione con la Fondazione Bergamo nella storia, l’Università degli Studi di Bergamo e il San Raffaele di Milano. Al tavolo dei relatori Jacques Mehler, direttore del Laboratorio Linguaggio cognizione e sviluppo della Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa) di Trieste e Andrea Moro, docente di Linguistica Generale all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Oltre 400 persone hanno assistito alla conversazione e Moro ha ammesso che non avrebbe «mai immaginato che questo tema potesse suscitare tanto interesse e spingere così tante persone a una levataccia domenicale per venire ad ascoltarci». Mehler, dal canto suo, ha spiegato perché parola e linguaggio sono una prerogativa esclusiva dell’uomo: «Gli animali, come i delfini e le api, contrariamente a quanto si crede, non hanno un linguaggio - ha affermato il professore - ma solo un sistema di comunicazione. Quello che gli manca è la grammatica». E proprio sulla grammatica Mehler ha confutato l’idea che il suo apprendimento sia frutto di una costruzione progressiva: «La grammatica è innata - ha detto -. Quello che un bambino non conosce ancora quando va a scuola sono le regole. Le possiede come patrimonio, ma deve imparare a esprimerle e a utilizzarle».

Nei bambini la potenzialità di imparare le lingue è immensa ma questa versatilità si perde con la crescita: «Non sappiamo perché - ha commentato - ma è come se ci fosse una porta, spalancata al momento della nascita, che si chiude gradualmente via via che il bambino cresce, e che fa sì che si trattengano solo le norme della lingua che si sta imparando». In altre parole, le regole della propria lingua si apprendono, in un certo senso dimenticando le altre. Mehler è anche riuscito a dimostrare con una tecnologia innovativa che i neonati a poche ore di vita sono già sensibili agli stimoli linguistici come le sillabe e sono in grado, per esempio, di distinguere i suoni caratteristici del russo da quelli del francese. «È una questione di ritmo - ha sottolineato - generato dall’alternanza di vocali e consonanti». E l’alta partecipazione alla manifestazione ha toccato anche le altre quattro conferenze svoltesi oggi e tenutesi tra la Sala Convegni della Camera di commercio e il Centro Congressi Giovanni XXIII. La sola conferenza sull’ energia nucleare, svoltasi in mattinata con la partecipazione Renato Angelo Ricci, Ugo Spezia e Carlo Bernardini, ha visto l’ adesione di oltre 800 spettatori. Mostre e laboratori, che continueranno fino al 17 ottobre, sono state infatti la meta preferita di migliaia di studenti: 2800 visitatori alla mostra interattiva Trilogia, organizzata al Teatro Sociale da Studio Azzurro, oltre 350 studenti alla mostra sul DNA e ancora centinaia di prenotazioni per tutta la prossima settimana.

(10/10/2004)

© RIPRODUZIONE RISERVATA