Montenegrone, arriva la Corte dei Conti

La Corte dei Conti ha aperto un’inchiesta sulla galleria di Montenegrone e sui ritardi della superstrada Seriate-Nembro-Gazzaniga. L’indagine è stata avviata dal sostituto procuratore generale Paolo Evangelista dopo gli articoli de «L’Eco di Bergamo» e la puntata di «Striscia la notizia». La Corte vuole verificare se nella vicenda – caratterizzata da ritardi e rinvii – sia riscontrabile un danno erariale per lo Stato.Particolare attenzione sarà data alle vicende post 1999, quelle successive alla tragedia del Monte Bianco che cambiarono radicalmente le normative di sicurezza per le gallerie di lunghezza superiore ai 2 chilometri, come quella di Montenegrone.

La Corte dei Conti verificherà tra l’altro se ci sono stati ritardi colpevoli da parte di chi doveva predisporre il nuovo Piano di sicurezza per le gallerie, procedura conclusasi solo qualche mese fa. Un’inchiesta che ha come primo destinatario l’Anas, ma che potrebbe anche allargarsi ad eventuali consulenti esterni del Moloch delle strade. In questi giorni i militari del Nucleo tributario della Finanza di Milano stanno cominciando ad acquisire il materiale.

I lavori per la galleria di Montenegrone, passaggio cruciale della superstrada Seriate-Nembro-Gazzaniga (quella che Palafrizzoni versione centrosinistra e la Provincia considerano come la vera alternativa alla Tangenziale est), sono terminati nel giugno del 2001, due anni dopo la tragedia del Bianco. In questo lasso di tempo Anas non ha però partorito una riga che sia una sulle nuove regole di sicurezza per le gallerie ed ha continuato su questo andazzo per quasi tre anni, visto che il bando di gara per «la realizzazione delle opere di completamento per la costruzione della centrale di ventilazione e degli impianti di ventilazione» è stato pubblicato solo nel giugno scorso.

(29/09/2004)

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