Orio, le curve antirumore stupiscono
«Quelle approvate sono le migliori»

Il quadro che emerge dalle curve isofoniche dello scalo di Orio al Serio elaborate da Arpa dal 2006 al 2011 ha sorpreso persino Palafrizzoni. Anche se chiaramente lascerà assolutamente scontenti i Comitati che si battono contro lo sviluppo senza regole di Orio.

Il quadro che emerge dalle curve isofoniche dello scalo di Orio al Serio elaborate da Arpa dal 2006 al 2011 – sulla scorta delle rilevazioni delle tre peggiori settimane dell'anno, come prevede la prassi – ha sorpreso persino Palafrizzoni. Anche se chiaramente lascerà assolutamente scontenti i Comitati che si battono contro lo sviluppo senza regole di Orio, già autorizzati ad affilare le armi.

«Le curve isofoniche che la Commissione aeroportuale ha approvato nel 2010 (parte fondamentale del Piano di zonizzazione impugnato dai Comitati al Tar - ndr) prevedevano al netto miglioramenti per 750 persone, che sarebbero finiti fuori dalla fascia A» spiega l'assesore all'Ambiente di Palazzo Frizzoni, Massimo Bandera. Trattasi della fascia entro la quale il rumore deve essere compreso tra i 60 e i 65 decibel: quella indicata in verde nei grafici che pubblichiamo in sequenza. Con la sola eccezione del 2007, per meri motivi di spazio.

«In realtà, dal 2006 al 2008 c'è stato un incremento di quasi 8.000 movimenti (decolli/atterraggi), e la situazione è radicalmente cambiata». Al punto che, curve Arpa alla mano, nella fascia A ci finiscono mezza Colognola (la parte più a Nord), via San Bernardino bassa, San Tomaso, Campagnola e tutto il Villaggio degli Sposi. «Nel 2008 abbiamo avuto il picco massimo dell'estensione delle curve nel territorio cittadino: è stata una sorpresa anche per noi».

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